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BLU TONGUE: CIRCOLAZIONE LIBERA

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Il freddo ha permesso di nuovo la libera circolazione degli animali anche nelle regioni infette. Il Ministero ha così respinto la richiesta di Lombardia ed Emilia di un controllo sierologico sugli animali provenienti dalle zone a rischio. Come precisato dal Ministero, la richiesta di negatività sierologica e di assenza di sintomi clinici negli animali oggetto dello spostamento sarebbe inutile, in quanto – in assenza di vettori sia nel territorio di origine, sia soprattutto in quello di destinazione degli animali spostati- non si realizzano le condizioni indispensabili per la trasmissione dell’infezione. Anche il Codice Zoosanitario dell’OIE prevede che un Paese o una zona nella quale non siano presenti vettori non perda la condizione di indennità attraverso l’introduzione di animali sierologicamente positivi o infetti.
Tuttavia, il Ministero precisa che è opportuno che i servizi veterinari delle ASL interessate al trasferimento dei capi prendano precisi accordi telefonici nelle 24 ore precedenti la spedizione. Il vincolo interessa bovini e ovi-caprini: entrambe le Categorie devono essere scortate dal modello 4 rilasciato dal servizio veterinario.
L’Italia intanto fa i conti coni danni dell’emergenza: 7mila allevamenti colpiti, 275mila capi abbattuti nelle isole e in Calabria e prezzi in rialzo: la scarsità d’offerta ha fatto superare per gli agnelli vivi la soglia dei 4 euro al chilo.