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ASSALCO ZOOMARK 2024

Rapporto Assalco: il mercato riflette importanza dei pet

Rapporto Assalco: il mercato riflette importanza dei pet
Nonostante l'inflazione e i rincari, gli alimenti e gli accessori per animali da compagnia restano saldamente nella lista della spesa dei proprietari italiani. Lo dice il nuovo Rapporto Assalco-Zoomark, presentato oggi a Bologna in collaborazione con Circana e Anmvi.  L’evoluzione del mercato riflette l'importanza dei pet in famiglia e nella società.  IL RAPPORTO.

Nelle case italiane vivono 65 milioni di animali da compagnia: cani e gatti (quasi 20 milioni) che insieme a conigli, uccelli, pesci e tartarughe generano una pet economy resiliente alle grandi insidie che minacciano i consumi: inflazione e rincari energetici.  I dati emergono dalla XVII edizione del Rapporto Assalco–Zoomark, presentato oggi a Bologna, al press lunch di Zoomark 2025. Una fotografia della pet economy e anche della pet industry che, nel 2023, conferma i suoi tratti essenziali: cibo e igiene del pet di famiglia sono saldamente inseriti nell'elenco della spesa dei proprietari italiani. I gatti (10,2 milioni) superano i cani (8,8 milioni) sia nella demografia che nei consumi di alimenti confezionati.

Pet food resiliente alla crisi del largo consumo- Nel 2023 il mercato italiano del pet food ha sviluppato un giro d’affari di oltre 3 miliardi di euro (+13,4% di fatturato) a parità di tonnellate vendute (circa 673 mila) rispetto all'anno precedente. Un dato di vendita stabile, nonostante l'inflazione: anche gli alimenti per cani e gatti, come tutti i prodotti di largo consumo confezionato hanno subito una importante dinamica inflattiva. Tuttavia, il Pet Food si conferma un mercato resiliente” - osserva Giorgio Massoni, Presidente di Assalco- che "conferma l’attenzione che i proprietari riservano ai loro pet, compagni di vita”. Nonostante il momento difficile, i proprietari restano impegnati ad alimentare correttamente i propri animali da compagnia. 

Gatti e alimenti umidi al top- Gli alimenti per gatti rappresentano il 55,3% del valore complessivo, con un fatturato di poco più di 1.663 milioni di euro. Gli alimenti per cane sono invece il 44,7% del mercato totale (1.344 milioni di euro).  Il segmento degli alimenti umidi si conferma il più importante, registrando 1.467 milioni di euro (il 54,4% del mercato totale), un incremento del fatturato (+13,4%) e un aumento a volume (+1,1%). Il segmento degli alimenti secchi vale 1.227 milioni di euro (+ 13,4% in valore) pari al 40,8% di quota totale del mercato.

Uccelli e roditori dopo cani e gatti- In Italia sono presenti 30 milioni di pesci, 13 milioni di uccelli, 3 milioni tra piccoli mammiferi e rettili. Nel 2023 il mercato degli alimenti per questi animali da compagnia è cresciuto (+5,8% a valore)  sviluppando un fatturato di 14 milioni di euro nella Grande distribuzione organizzata (Gdo). Il segmento principale si conferma quello degli alimenti per uccelli che copre quasi il 45% del valore, mentre gli alimenti per roditori, al secondo posto, rappresentano il 34% del totale.

Nel pet care predominano i prodotti per l'igiene. Il Rapporto Assalco-Zoomark riscontra un andamento positivo anche nel pet care. Oltre all'igiene, segnano una crescita anche i giochi e gli accessori (guinzagli, cucce, ciotole, gabbie, voliere, acquari, tartarughiere e utensileria varia). Nel canale della Gdo questo segmento vale 85 milioni di euro ( fatturato + 6%).
A trainare questo mercato è il segmento dell’igiene (tappetini assorbenti igienici, salviette, shampoo, spazzole, deodoranti, prodotti per la cura e la bellezza), che vale oltre il 51% del segmento.

Non food- Le lettiere per gatto meritano una rilevazione a parte, essendo la più importante categoria non food nel canale Gdo. Nel 2023 questo mercato ha raggiunto i 100 milioni di euro, con un trend positivo (+14%).

Inflazione e crisi energetica- Il 2023 è stato un anno di sfide per il largo consumo in Italia: i prezzi all’offerta, a causa dell'inflazione, sono aumentati del 9,7% e hanno eroso il potere d’acquisto delle famiglie italiane. La crisi energetica, così come i conflitti in corso, hanno altresì contribuito al fenomeno del rincaro generalizzato dei beni di largo consumo. La congiuntura ripropone l'annosa questione dell'aliquota IVA sul pet food e sulle cure veterinarie, invariabilmente al 22%, nonostante gli appelli del settore.
Convivere con un pet comporta responsabilità” – commenta il Presidente Massoni.  "È quindi necessario l’acquisto di prodotti d’uso quotidiano, oltre ad alcune spese, che incidono sul bilancio familiare. In Germania- spiega Massoni- al pet food si applica un’aliquota IVA ridotta, pari al 7%. Significa che gli italiani sugli stessi prodotti sono gravati da un’imposta sul valore aggiunto 3 volte superiore, pari al 22%. La riduzione dell’aliquota IVA sugli alimenti per cani e gatti e sulle prestazioni veterinarie al 10% potrebbe influire sul numero di abbandoni e cessioni, un atto deprecabile ma che sempre più spesso è causato da motivazioni economiche.”

Crediti- Il Rapporto è curato da Assalco (Associazione Nazionale tra le Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia) e Zoomark (Fiera internazionale del petfood e del pet care). Hanno collaborato Circana (azienda specializzata in indagini di mercato) e Anmvi (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani). La XVII edizione del Rapporto conferma la partnership di Assalco con Zoomark, "uno dei gioielli di famiglia", sottolinea Gianpiero Calzolari, Presidente di BolognaFiere. "Da oltre 20 edizioni accompagna la crescita della pet industry, interpretando i bisogni del mercato e anticipandone le tendenze”.