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AL VOTO IN SENATO

Pets di rifugiati: le regole nel decreto Ucraina

Pets di rifugiati: le regole nel decreto Ucraina
Profilassi per gli animali da compagnia provenienti dall'Ucraina "esclusivamente" al seguito dei proprietari. Coinvolgimento dei liberi professionisti e istituzione di un fondo ad hoc. Emendamenti in Senato per consolidare in norma di legge le circolari del Ministero della Salute. Un fondo da 500mila euro per il 2022 da ripartire anche fra i liberi professionisti "incaricati di pubblico servizio". Oggi il voto in Assemblea.


Nel corso dell'esame del DL 21/2022 (Contrasto effetti economici e umanitari della crisi ucraina) le senatrici Caterina Biti (PD) e Loredana Depetris (LEU) hanno presentato due emendamenti (31.19 e 34.0.7) a favore dell'assistenza veterinaria ai cani e gatti al seguito di rifugiati ucraini. Il decreto è all'esame dell'Assemblea per l'ultimo voto.

Al seguito di "autentici" proprietari ucraini- Gli animali d'affezione provenienti dall'Ucraina, possono essere trasportati in Italia esclusivamente al seguito dei loro proprietari o detentori. I proprietari sono tenuti a dichiarare che, nei sei mesi precedenti la data dell'introduzione degli animali nella UE e durante il transito nei paesi UE, gli animali non sono entrati in contatto con specie sensibili alla rabbia e, in particolare, non hanno subito morsicature da parte di animali riconosciuti rabidi, o fuggiti, o rimasti ignoti.
È assolutamente vietato a cittadini di nazionalità di versa da quella ucraina rivendicare la proprietà di animali d'affezione ucraini, nell'intento di condurli in Italia.

Le associazioni animaliste possono aiutare i cittadini ucraini a trovare accoglienza in Italia, insieme ai loro animali, anche attraverso l'organizzazione di convogli che garantiscano di viaggiare in sicurezza. I gestori delle compagnie di trasporto possono accogliere sui loro autoveicoli unicamente animali che rispondono ai requisiti d'ingresso, e al fine di garantire il benessere animale, assicurano loro di viaggiare in stretta vicinanza con i propri proprietari o detentori, in sicurezza, prevedendo altresì adeguati momenti di sosta.

Iscrizione in anagrafe e antirabbica-  Il possesso di animali d'affezione deve essere obbligatoriamente notificato dai cittadini ucraini alle autorità competenti, non appena giunti in Italia. Gli animali d'affezione sono posti immediatamente sotto se questro ed essere visitati da un veterinario, per escludere la presenza di sintomi ascrivibili alla rabbia. Gli animali sono iscritti nel sistema anagrafico nazionale e come metodo di identificazione è utilizzato il numero di un microchip, applicato a livello del collo e laddove risultasse già presente un microchip, applicato prima dell'arrivo degli animali in Italia, è ritenuto valido ai fini dell'identificazione.
Gli animali, giunti in Italia, sono immediatamente vaccinati contro la rabbia. Non si procede alla vaccinazione solo nel caso in cui siano presenti documenti ufficiali, che attestino l'esecuzione di un intervento
vaccinale, eseguito da non oltre un mese in un paese membro EU.

Sequestro e dissequestro-
L'animale oggetto del sequestro viene affidato al proprietario o al detentore, o a un custode da lui nominato, che si assume gli obblighi di:
- non spostare l'animale dal luogo di detenzione, fino alla data del dissequestro;
- evitare di condurre gli animali in luoghi pubblici, impedendo loro di avere contatti con altri animali domestici;
- non accedere ai parchi pubblici;
- mantenere puliti e disinfettati i luoghi di detenzione;
- segnalare tempestivamente alle autorità veterinarie eventuali alterazioni del comportamento e della salute dell'animale, nonché la fuga o la morte;
- segnalare, con un anticipo di sette giorni, eventuali variazioni di domicilio o di luogo di detenzione, per garantire la tracciabilità degli animali;
- rendersi disponibile, qualora richiesto, a sottoporre l'animale ad ulteriori controlli sanitari da parte del servizio veterinario.
Il dissequestro avviene tre mesi dopo la data del sequestro, decorso questo termine, qualora richiesto, in ipotesi di trasferimento transfrontaliero dell'animale, è consentito eseguire una titolazione anticorpale, a
comprovare l'avvenuta vaccinazione.

Coinvolgimento dei liberi professionisti-  I servizi veterinari ufficiali coinvolgono i veterinari liberi professionisti nelle attività di profilassi e controllo della rabbia. In qualità di ''incaricati di pubblico servizio'', i professionisti operano sotto la direzione e il controllo dei servizi veterinari ufficiali».

Fondo da 500.000 euro per il 2022- L'emendamento della senatrice Caterina Biti istituisce presso il Ministero della Salute un apposito fondo, con dotazione pari a 500000 euro per l'anno 2022, destinato a coprire le spese connesse alla conformazione degli animali d'affezione introdotti in Italia dall'Ucraina a quanto previsto dal regolamento (UE) 576/2013, in particolare le spese relative alla vaccinazione antirabbica e all'applicazione del microchip sottocutaneo, nei casi previsti dalla vigente normativa.
Un decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, da emanare entro 15 giorni dall'entrata in vigore della legge, stabilisce le modalità di erogazione dei fondi e la platea degli eleggibili, ivi compresi i medici veterinari liberi professionisti che offrono le proprie prestazioni.