L'Onorevole Doriana Sarli torna ad interrogare Viale Trastevere sulla revisione delle classi di concorso per l'insegnamento nelle scuole. A pochi giorni dalla risposta del Governo, la deputata veterinaria sollecita l'ampliamento delle cattedre accessibili ai laureati in medicina veterinaria. E si rivolge al titolare della materia, il Ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi.
"Sono ben poche, rispetto alle competenze reali, le possibilità per i giovani medici veterinari per un inserimento nel mondo della scuola". L'Onorevole
Doriana Sarli (Misto) ha presentato una nuova
interrogazione denunciando i limitati sbocchi occupazionali della laurea LM-42. In base alla vigente normativa, i laureati in medicina veterinaria possono aspirare solo alla classe di concorso A-52 (Scienze, tecnologie e tecniche di produzioni animali) che permette di insegnare solo in alcuni istituti tecnici e professionali.
L'interrogazione della deputata veterinaria viene ripresentata a poche settimane dalla
risposta della Sottogretaria ai rapporti con il Parlamento
Deborah Bergamini (FI) che rinviava la materia al Ministero dell'Istruzione, attualmente scorporato da quello dell'Università: "
Tenuto conto della primaria competenza del Ministero dell'istruzione sul tema, qualora tale ministero, nell'ambito della ciclica revisione delle classi di concorso, ne ravvisi l'opportunità, non si mancherà di sottoporre tale ipotesi al Consiglio Universitario Nazionale, per il prescritto parere"- dichiarava Bergamini.
"Sulla base dell'incoraggiante risposta"- l'On Sarli si rivolge ora al Ministro
Patrizio Bianchi (Istruzione) e alla Ministra
Cristina Messa (Università) chiedendo di intraprendere "al più presto" iniziative per far sì che la laurea LM-42 possa far accedere ad un maggior numero di classi di concorso, provvedendo alla revisione delle stesse".La stessa Sottosegretaria Bergamini riconosceva l'importanza dell'approccio one health e quanto le conoscenze e le competenze dei laureati in medicina veterinaria siano utili nella formazione delle nuove generazioni.
"La laurea LM-42 in medicina veterinaria consta di un percorso di studi molto ampio- ribadisce Sarli- che va dall'anatomia, alla biologia, alla genetica, alla chimica e alla biochimica, alla patologia medica, alla farmacologia, all'ispezione e igiene degli alimenti, alla microbiologia, alle malattie infettive e parassitarie, alle zoonosi, all'epidemiologia e alla zootecnia".
La Categoria Veterinaria chiede l'ampliamento delle cattedre accessibili con con la laurea in medicina veterinaria dal 2011. ANMVI e FNOVI si erano anche fatte promotrici di una
proposta di legge depositata dai parlamentari
Gianni Mancuso e
Rodolfo Viola.
La richiesta è stata reiterata a tutti i titolari di VialeTrastevere che si sono succeduti da allora, inclusa la Ministra Stefania Giannini a cui si deve
l'ultima revisione delle classi di insegnamento, nel 2017 sotto il Governo Renzi.
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