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RECEPIMENTO NAZIONALE

Euratom: norme minime di protezione dalle radiazioni

Euratom: norme minime di protezione dalle radiazioni
Il Parlamento sta discutendo il recepimento nazionale della Direttiva Euratom. Norme fondamentali di sicurezza per proteggere dall'esposizione professionale alle radiazioni ionizzanti. Nel campo di applicazione rientrano anche le attività veterinarie, dove l'uso di radiazioni ionizzanti nelle metodiche di immagini "è in aumento", con rischio di "elevata esposizione".


Con la Direttiva Euratom, l'Unione Europea ha aggiornato il quadro della sicurezza e della protezione dai pericoli da radiazioni ionizzanti. La direttiva è in corso di recepimento in Italia, attraverso uno schema di decreto legislativo all'esame del Senato. Si tratta di un riordino della materia, che l'Italia avrebbe dovuto completare nel 2018. In difetto, l'Europa ha avviato una procedura di infrazione, pertanto il Parlamento si è dato tempi celeri di approvazione.

Norme minime per tutti gli Stati Membri- La direttiva si prefigge di consolidare alcune norme minime applicabili da tutti gli Stati Membri. Allo scopo, definisce i principi generali della radioprotezione, i vincoli di dose per l'esposizione professionale, assegnando agli Stati Membri il compito di individuare dei livelli di riferimento a seconda della situazione di esposizione.
La Direttiva fissa criteri di protezione specifici per le lavoratrici in gravidanza e in allattamento e criteri di protezione per lavoratori, apprendisti e studenti. Sul datore di lavoro incombono obblighi di formazione e di informazione sulla radioprotezione.

Utilizzo in veterinaria in aumento- "Nella pratica veterinaria - si legge in Direttiva- l'uso delle radiazioni ionizzanti nelle metodiche per immagini a scopo medico è in aumento, spesso con attrezzature usate provenienti dal settore medico. Soprattutto nel caso degli animali più grandi, o della somministrazione di radiofarmaci agli animali, esiste un notevole rischio di un'elevata esposizione professionale e di esposizione degli accompagnatori. Ciò richiede un'adeguata informazione nonché la formazione dei veterinari e del relativo personale".
 
Terapia o ricerca- Gli Stati membri prevedono il rilascio di una licenza per alcune pratiche, fra cui la Direttiva individua "la somministrazione intenzionale di sostanze radioattive agli animali a fini di diagnosi, terapia o ricerca medica o veterinaria".

Criteri di recepimento nazionale- La normativa nazionale  non sarà modificata, laddove già in linea con la Direttiva Euratom. Agli Stati membri spetta però il compito di avviare una classificazione delle pratiche che comportano esposizioni professionali. Saranno razionalizzati i controlli e verrà  disposto un conseguente regime sanzionatorio. Si prevede la chiara identificazione dei requisiti, compiti e responsabilità dei professionisti sanitari. La bozza di decreto prevede anche a carico dei produttori di apparecchiature di fornire all’acquirente informazioni complete sulle medesime.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2013/59/EURATOM

DIRETTIVA 2013/59/EURATOM
che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti