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DICHIARAZIONE DI BERLINO

Autonomia a rischio, Adepp firma appello alla UE

Autonomia a rischio, Adepp firma appello alla UE
Le Casse dei professionisti di cinque Paesi, fra cui l'Italia, hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta rivolta alla UE. Si fa strada in alcuni Stati Membri l'ipotesi legislativa di riportare la previdenza dei professionisti nel sistema pubblico. La dichiarazione sarà presentata nei prossimi mesi. Enfasi sull'autonomia gestionale che contribuisce alla fiscalità generale "come avviene in Italia".

Vertice delle Casse a Berlino, dove la delegazione Adepp guidata dal Presidente Alberto Oliveti ha condiviso principi e istanze da far valere presso le istituzioni europee. L'incontro- riferisce una nota dell'ENPAV- è stato organizzato il 13 settembre scorso dall’Associazione degli Enti di previdenza tedeschi (ABV), con la partecipazione delle Casse di previdenza di cinque paesi dell’Unione: Italia, Francia, Germania, Spagna e Austria.

“Il confronto – ha dichiarato il Presidente Oliveti – ci ha mostrato realtà varie ed eterogenee sul campo della previdenza dei liberi professionisti in Europa ma è giunto ad una sintesi che identifica i punti comuni delle nostre attività e dei nostri progetti e prospettive. Li abbiamo condivisi in un documento firmato che seguirà i percorsi opportuni di presentazione alle nuove istituzioni europee”.

Privatizzazione a rischio-
  Al centro della discussione, gli effetti delle recenti riforme sui sistemi previdenziali delle libere professioni. Le Casse hanno condiviso la necessità di salvaguardare il principio dell'autonomia gestionale, messo in discussione da vari tentativi di "statalizzare" la previdenza dei professionisti. Emblematico il caso della Francia, dove una proposta di legge prevede esplicitamente la confluenza degli enti previdenziali privati nel sistema unico di previdenza statale, una soluzione - dicono le Casse- che taglierebbe le pensioni dei professionisti.

I punti in comune- A Berlino le Casse hanno anche concordato sulla necessità di preservare i regimi pensionistici specifici delle libere professioni, non solo a vantaggio degli iscritti ma, anche, a favore dei sistemi di previdenza generali, che riducono così sia rischi di coperture che costi di trasferimento fiscale.
La sussidiarietà orizzontale realizzata dai corpi intermedi dello Stato, nel caso delle Casse si esplica nell’autonomia gestionale e nella responsabilità economica e di categoria, a garanzia del diritto alla previdenza sociale, tra l’altro contribuendo, come avviene in Italia, alla fiscalità generale con il proprio patrimonio.
Comune l'intendimento a perseguire sempre l’equilibrio dei sistemi previdenziali, a conferma della capacità dei professionisti di occuparsi efficacemente del proprio futuro.

Il dibattito è confluito in una dichiarazione congiunta sui sistemi previdenziali delle libere professioni in Europa che sarà presentata alle istituzioni europee nei prossimi mesi.

Firmato documento congiunto da presentare alle Istituzioni europee

Foto Adepp