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NUOVO CERTIFICATO VETERINARIO

La Cina revoca il bando sul seme bovino e bufalino

La Cina revoca il bando sul seme bovino e bufalino
La zootecnia italiana "torna ad esprimere la propria eccellenza". Dopo quasi dieci anni di blocco, dovuto alla presenza in Europa del virus Schmallenberg, la Cina riapre le frontiere al seme bovino e bufalino nazionale. Un traguardo significativo per l'export nazionale e per il settore della fecondazione artificiale, "da anni in sofferenza", spiega il Ministero della Salute. Inviato alle Regioni il nuovo certificato veterinario.


Competitività nei contesti internazionali più importanti: la Cina revoca il bando e torna a comprare seme bovino e bufalino dall'Italia. La riapertura delle transazioni commerciali decorre dall'8 luglio. Il Ministero della Salute ha trasmesso il nuovo certificato veterinario ai Servizi Veterinari regionali, mentre l’amministrazione generale delle Dogane cinesi ha pubblicato l’elenco delle ditte italiane autorizzate al commercio.

Cade un blocco commerciale che durava dal 2011 "per via del bando cinese che pesava sui Paesi Europei a causa del virus Schmallenberg"- spiega il Ministero della Salute, sottolinando che "’Italia vanta un successo del tutto personale poiché è uno dei pochi Paesi dell’Unione che è riuscito ad ottenere questo risultato fondamentale per uno dei settori più importanti della zootecnia nazionale".

Il traguardo arriva, infatti, "dopo anni di faticose e ininterrotte negoziazioni con le autorità cinesi competenti, trattative portate avanti dalla Direzione generale della sanità animale e del farmaco veterinario con il supporto dell’Ambasciata italiana a Pechino".

La svolta "decisiva" per la riapertura delle esportazioni è stata registrata con la firma dell’accordo da parte del ministro della Salute, Giulia Grillo, nel corso della visita di Stato del Presidente cinese Xi Jinping a marzo 2019.



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