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VERSO LA MANOVRA

Dal popolo delle partite IVA a quello dei "minimi"

Dal popolo delle partite IVA a quello dei "minimi"
Flat tax al 15%, con allargamento della platea dei contribuenti "minimi". E' questo il cuore della manovra per i professionisti. L'Esecutivo sterilizza solo in parte l'aumento dell'Iva: "i vincoli finanziari sono stringenti". Nuove risorse dalla fatturazione elettronica e dal taglio delle detrazioni. Tempi fulminei per le Camere: chiesta l'approvazione entro il 10 ottobre.

Il Ministero delle Finanze ha pubblicato la NADEF 2018, l'attesa Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza.  Il documento programmatico è già stato inviato alle Camere: la scadenza per l'approvazione, al momento, è fissata a mercoledì 10 ottobre. I numeri, però, saranno dettagliati nella Legge di Bilancio 2019.

Aumento delle aliquote IVA dal 2020- Il disinnesco delle clausole di salvaguardia è parziale. Con la  NADEF 2018 il Governo dichiara di  "intervenire sulle clausole di salvaguardia contenute nella Legge di Bilancio 2018, neutralizzando completamente quelle relative al 2019 e parzialmente quelle riguardanti il 2020 e 2021".

Nella relazione al Parlamento, il Governo spiega che le risorse per evitare l'aumento nel 2019 provengono da una "revisione dell’obiettivo di indebitamento".
Per il disinnesco delle clausole anche nel 2020,  cioè per reperire le risorse necessarie ad evitare gli aumenti IVA serviranno  6,7 miliardi.  Da dove arriveranno?

Risorse dalla fatturazione elettronica- Nella NADEF  il Governo si impegna a presentare "un piano di intervento volto a sostituire le residue clausole di salvaguardia" basato sul "potenziamento dell’attività di riscossione delle imposte”. Il riferimento è ai "meccanismi di recupero dell’evasione basati sulla fatturazione elettronica", "sfruttando l’applicazione di nuove tecnologie per effettuare controlli mirati".

Semplificazioni e corrispettivi- "L’avvio a regime dell’obbligo di fatturazione elettronica tra operatori economici sarà inoltre associato a misure di semplificazione fiscale e di riduzione degli oneri amministrativi a carico dei contribuenti"- si legge nel documento. I dati che si renderanno disponibili a seguito dell’avvio della fatturazione elettronica obbligatoria "saranno integrati anche, a partire da luglio 2019, da quelli rilevati attraverso la trasmissione telematica dei corrispettivi relativi alle transazioni verso consumatori finali". Dal prossimo anno, "sarà introdotta la trasmissione elettronica dei corrispettivi".

Modifiche alle detrazioni fiscali- Ulteriori risorse "potranno anche provenire da misure di risoluzione del contenzioso fiscale" e da "modifiche di regimi agevolativi, detrazioni fiscali e percentuali di acconto d’imposta". Se le spese veterinarie fossero sacrificate dalla manovra, decadrebbe la finalità della trasmissione delle fatture al sistema tessera sanitaria.

Regime fiscale agevolato ( "minimi") -  Sarà esteso il regime forfetario, sostitutivo di Irpef e Irap, che assoggetta all’aliquota del 15% una base imponibile forfettizzata "applicando ai ricavi coefficienti di redditività differenziati per attività economica"- è scritto nella Nota.
I soggetti che aderiscono a questo regime agevolato "sono anche esentati dal versamento dell’Iva e da ogni adempimento". Resta quindi da chiarire a quanti professionisti si applicheranno i nuovi ISA (adempimento escluso per i contribuenti) e l'obbligo di fatturazione elettronica tramite il sistema di interscambio Sdi.
Inolre, i contribuenti minimi non sono soggetti alle liquidazioni e dichiarazioni IVA.

Fino a 65.000 euro- Il regime forfettario si applica oggi a circa 900 mila soggetti, la manovra finanziaria li porterebbe ad un milione e mezzo. Il Viceministro al MEF Massimo Garavaglia (Lega) ha parlato di prelievo del 15% per tutti i ricavi e compensi sotto i 65 mila euro (contro gli attuali tetti di 30 mila e 50 mila euro). Per la seconda aliquota, quella del 20% fino a 100mila euro serve il via libera della UE.

L’Esecutivo - ha fatto sapere il Viceministro- inserirà degli accorgimenti per evitare che possano beneficiare delle agevolazioni i “finti autonomi”, quelli che usano strumenti e una sede lavorativa di un committente.

La "graduale introduzione della flat tax per professionisti e piccole imprese è una forma di riduzione del cuneo fiscale sul lavoro"- è scritto nella Nota. L’aliquota ridotta "si applicherà ai redditi corrispondenti agli utili destinati all’acquisto di beni strumentali e alle nuove assunzioni".

Relazione al Parlamento sulla Nota di aggiornamento al DEF

pdfNOTA_DI_AGGIORNAMENTO_DEF_2018.pdf2.91 MB