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COMUNICAZIONE AL PUBBLICO

"Chiedi al tuo Negoziante": Anmvi scrive alla DGSAF

"Chiedi al tuo Negoziante": Anmvi scrive alla DGSAF
Il Presidente dell'ANMVI ha segnalato alla Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari la circolazione di messaggi al pubblico, sui rischi legati alle zoonosi, recanti l'invito: “Chiedi al tuo negoziante”. Rischioso e scorretto rinviare i proprietari ad operatori commerciali: l’unico messaggio educativo che il “negoziante” può veicolare è quello di rivolgersi al proprio Medico Veterinario.

La segnalazione, "in osservanza alla nostra mission statutaria- scrive il Presidente dell'ANMVI Marco Melosi-  si riferisce ad iniziative aziendali, brandizzate e riconducibili alla disponibilità di prodotti farmaceutici correlati". Si tratta di messaggi pubblicitari, che indirizzano al pubblico generici inviti a rivolgersi ad operatori commerciali (“Chiedi al tuo negoziante”) per informarsi sui rischi legati a zoonosi trasmesse da vettori biologici.

La lettera- indirizzata ieri alla DGSAF - chiede ai competenti uffici ministeriali di "valutare l’opportunità di impartire direttive generali sulla comunicazione sanitaria al pubblico, circa la prevenzione e la terapia di malattie animali (e di zoonosi in particolare) che indirizzino sempre gli utenti-destinatari verso il Medico Veterinario, evitando generici rimandi a fonti, non qualificate e non controllabili".

"Del tutto superfluo", per il Presidente dell'ANMVI, argomentare la rilevanza di queste malattie per la sanità pubblica e animale, come pure la complessità d’approccio che le stesse richiedono, in termini di prevenzione e di terapie. "Non altrettanto superfluo, invece, ristabilire con la più ferma autorevolezza la competenza del Medico Veterinario, la sua piena titolarità di professionista sanitario sui contenuti rivolti al pubblico nonchè le sue maggiori garanzie di indipendenza del messaggio"- scrive Melosi.

Il Presidente dell'ANMVI sottolinea l’elemento della non controllabilità del messaggio genericamente affidato ad operatori commerciali: "Senza voler deprimere l’importanza delle “collaborazioni intersettoriali”, la lettera dell'ANMVI mette in luce "gli elevati rischi di diseducazione e di pericolosità; tali rischi sono scongiurabili solo stabilendo inequivocabilmente che l’unico messaggio educativo che il “negoziante” può veicolare è quello di rivolgersi al proprio Medico Veterinario curante".

Inoltre, "la scelta del piano di prevenzione e del prodotto farmaceutico (irrilevante che non sia soggetto ad obbligo di prescrizione veterinaria) non può in alcun modo essere incontrollabilmente affidata ad operatori privi della prescritta abilitazione di Stato".

La nota dell'ANMVI conclude osservando che "paradossalmente, le Linee guida sulla pubblicità dei medicinali veterinari presso il pubblico (**) e successive note della DGSAF- nel precludere al medico veterinario sbocchi di comunicazione, lasciano libero adito a produttori e ad operatori commerciali di veicolare al pubblico messaggi molto meno indipendenti e tutelanti i consumatori e i pazienti animali.


(*) http://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_5.jsp?lingua=italiano&id=223&area=Malattie_trasmesse_da_vettori
(**) http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_322_allegato.pdf