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SENATO

Ordini, De Filippo: così il nuovo procedimento disciplinare

Ordini, De Filippo: così il nuovo procedimento disciplinare
L'Assembela del Senato vota la riforma degli Ordini. Sintesi in Assemblea del Sottosegretario Vito De Filippo sulle novità essenziali. Il Sen D'ambrosio Lettieri: una riforma "oltre le strozzature ideologiche Ordini sì-Ordini no". Nuova definizione giuridica: non più organi ausiliari ma sussidiari dello Stato.
Ai voti in Senato l'articolo 3 del DDL Lorenzin che rinnova l'ordinamento delle professioni sanitarie. L'Assemblea, ieri pomeriggio, ha ascoltato dalle parole del Sottosegretario Vito De Filippo- per conto del Governo- e dal Senatore D'Ambrosio Lettieri -a nome della 12 Commissione Igiene e Sanità che ha predisposto il testo all'esame di Palazzo Madama- le principali caratteristiche e innovazioni di legge.

"Una parte sostanziale del provvedimento è costituita dalle innovazioni introdotte nel complesso settore degli ordini delle professioni sanitarie"- ha esordito ieri pomeriggio in Senato il Sottosegretario alla Salute Vito De Filippo- al fine di  assicurarne una funzionalità nell'interesse prioritario dei cittadini".

Definizione giuridica degli Ordini- "La riforma è caratterizzata da un duplice intervento sostanziale- ha spiegato De Fillippo: la prima novità è rappresentata dalla definizione della natura giuridica degli ordini quali enti pubblici non economici e organi sussidiari dello Stato che hanno lo scopo di tutelare interessi pubblici connessi all'attività e all'esercizio dell'attività professionale. Essi saranno enti dotati di autonomia patrimoniale, finanziaria, regolamentare e disciplinare, sottoposti alla vigilanza del Ministero della salute. Inoltre, viene chiarito in maniera netta che si tratta di enti finanziati esclusivamente con i contributi degli iscritti, senza pertanto gravare sulla finanza pubblica. Ne viene esaltato il ruolo di enti preposti alla promozione e assicurazione dell'indipendenza e dell'autonomia delle professioni nel loro esercizio".

Pubblicità e trasparenza- "Nell'individuare i compiti degli ordini medesimi, la pubblicità degli atti e degli albi delle rispettive professioni e la verifica del possesso dei titoli abilitanti, il disegno di legge in esame dispone che essi devono operare garantendo il rispetto di principi fondamentali quali l'accessibilità e la trasparenza, richiamandosi specificamente il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, sulla trasparenza nella pubblica amministrazione"- ha voluto puntualizzare De Filippo.

Il procedimento disciplinare è stato "innovato profondamente"- ha evidenziato il Sottosegretario aggiungendo che per garantire l'autonomia e la terzietà del giudizio disciplinare, il disegno di legge in esame prevede una separazione netta tra funzioni istruttorie e funzione giudicante. "A tal fine, in ogni Regione saranno costituiti appositi uffici istruttori di albo cui partecipa, oltre agli iscritti all'uopo sorteggiati tra i componenti delle commissioni disciplinari di albo della corrispettiva professione, anche un rappresentante estraneo alle professioni medesime nominato dal Ministero della salute. Questi uffici istruttori, sulla base di esposti e su richiesta del Presidente della commissione disciplinare o d'ufficio, compiono gli atti preordinati all'instaurazione del procedimento disciplinare, sottoponendo all'organo giudicante la documentazione acquisita e le motivazioni per il proscioglimento e l'apertura di un procedimento disciplinare".

Ordini sussidiari non più ausiliari-  Il Senatore Ambrio Lettieri- fra i più convinti sostenitori del testo uscito dalla 12° Commissione - nel suo intervento in Assemblea ha messo in luce che nel testo di legge "è scritto in modo chiaro ed inequivocabile che gli ordini «sono enti pubblici non economici e agiscono quali organi sussidiari dello Stato». Prima si usava il termine «ausiliare», mentre oggi si parla di «organi sussidiari», sulla base del principio prezioso di sussidiarietà che, nella declinazione verticale dei compiti, dallo Stato fin giù al territorio, garantisce di più e meglio, nel comparto che stiamo esaminando, le esigenze del cittadino".
Attraverso l'attività di vigilanza e di controllo e i compiti che nell'articolo 3 vengono dettagliati puntualmente, in relazione ai percorsi formativi e alla verifica che quei medesimi percorsi vengano seguiti con puntualità e diligenza dagli iscritti agli albi, si determinano le condizioni di una garanzia sulla qualità, sull'appropriatezza, sull'efficacia e sull'efficienza delle prestazioni professionali. Questo è un fatto assolutamente importante"- ha dichiarato il Sen Lettieri.

"Un'ombra sulla funzione e sull'autonomia degli ordini professionali"- "L'azione disciplinare, fino ad oggi concentrata nello stesso organo rappresentativo della professione, il consiglio direttivo, da domani, con l'approvazione di questo disegno di legge, sarà affidata a due momenti distinti e distanti, allontanando lo spettro dei conflitti di interesse, della poca trasparenza e di una funzione disciplinare che si attenua, sino ad annullarsi, per motivazioni spinte dalla logica della corporazione, che ha il sopravvento sulla funzione pubblicistica. Tutto questo non accadrà più- ha enfatizzato in Assemblea il Senatore Lettieri-  perché vi è una separazione fra la funzione giudicante e la funzione istruttoria; mi sembra cosa assolutamente non da poco".

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