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DDL LORENZIN

Approvata in 12° Commissione la riforma degli Ordini

Approvata in 12° Commissione la riforma degli Ordini
Dopo lo stralcio di tutti gli articoli dedicati alla sanità veterinaria, è la riforma dell'Ordine professionale la maggiore innovazione legislativa del DDL Lorenzin ('Norme varie in materia sanitaria') approvato ieri da tutti i gruppi parlamentari in 12° Commissione. Come cambia l'Ordine a 70 anni dal DPR istitutivo. Il testo.

Dopo l'unanime approvazione di ieri, la Presidente e relatrice Sen Emilia Grazia De Biasi auspica ora una celere calendarizzazione in Senato del Disegno di Legge delega (atto 1324). Lo stesso auspicio è stato formulato dal Sottosegretario Vito De Filippo, intervenuto in Commissione a nome del Governo durante i lavori in Commissione. Il testo era stato presentato dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin a febbraio del 2014 e ha conosciuto un lungo stallo parlamentare, prima dell'accelerazione impressa negli ultimi mesi, con l'assottigliamento dell'articolato: stralcio delle norme veterinarie e corsia veloce per la riforma degli Ordini sanitari (oltre che per alcune norme di interesse in medicina umana).

Consolidamento della natura e della funzione ordinistica- Il DDL Lorenzin aggiorna il decreto legislativo n. 233 del 1946, fermo restando che gli Ordini sono  enti pubblici non economici sono organi sussidiari dello Stato al fine di tutelare gli interessi pubblici connessi all’esercizio professionale, dotati di autonomia patrimoniale, finanziaria, regolamentare e disciplinare, "ai quali, tuttavia, non si estendono le norme di contenimento della spesa pubblica e sottoposti alla vigilanza del Ministero della salute"- ha precisato De Filippo. in un comunicato.
La loro funzione è di promuovere e assicurare l’indipendenza, l’autonomia e la responsabilità dell’esercizio professionale, la qualità tecnico-professionale, la valorizzazione della funzione sociale delle professioni, la salvaguardia dei princìpi etici dell’esercizio professionale indicati nei codici deontologici al fine di garantire la tutela della salute individuale e collettiva. Tra i compiti assegnati - oltra alla tenuta e alla pubblicazione degli albi e  alla disciplina deontologica- gli Ordini verificano il possesso dei titoli abilitanti all’esercizio professionale, valutano le attività di formazione continua e assicurano la trasparenza delle attività.

Novità per gli Ordini- Il DDL Lorenzin adegua la normativa di riferimento degli Ordini vigilati dal Ministero della salute, con particolare riferimento al loro funzionamento interno. "E’ un ammodernamento della disciplina ordinistica delle professioni sanitarie" - ha spiegato De Filippo- in un contesto derivante dalle norme comunitarie sul riconoscimento delle qualifiche, "tra le quali figura la previsione di un sistema di allerta per comportamenti non coerenti con la deontologia professionale - ha ricordato De Filippo.
E' prevista l’istituzione di specifici organi disciplinari e la definizione di idonee procedure a garanzia dell’autonomia e terzietà del giudizio disciplinare, separando la funzione istruttoria da quella giudicante in particolare attraverso la costituzione di appositi uffici istruttori di albo cui partecipa, oltre agli iscritti a tal scopo sorteggiati, anche un rappresentante estraneo alle professioni medesime, nominato dal Ministro della salute.
Si interviene sugli organi, disciplinandone la composizione e le relative funzioni “anche con la previsione dell'istituzione di federazioni di livello regionale”.
Inoltre, gli Ordini daranno il loro parere "obbligatorio" "sulla disciplina dell'esame di abilitazione all'esercizio professionale" e prenderanno parte "alle attività formative e all’esame di Stato”.
Nella seduta di ieri è stato approvato un emendamento della Presidente De Biasi per chiarire che la funzione giudicante, in ambito disciplinare, è esercitata dalle commissioni di albo delle Federazioni nazionali solo nei confronti dei componenti dei consigli direttivi dell'Ordine appartenenti al medesimo albo.

Sulle operazioni di voto degli Ordini- Soddisfatto anche il senatore Luigi D'ambrosio Lettieri, co-relatore del provvedimento, che già durante il Consiglio Nazionale Fnovi di Bari aveva anticipato ai Presidenti Provinciali le novità legislative in via di approvazione. Ieri, in Commissione, D'Ambrosio Lettieri ha ribadito che "con l'entrata in vigore della nuova normativa gli ordini potranno svolgere più efficacemente la proprie funzioni, che in ultima analisi sono volte a garantire un adeguato livello qualitativo alle prestazioni sanitarie rese agli utenti". Quindi una precisazione di carattere interpretativo sul testo: "In sede di revisione della disciplina delle operazioni di voto per il rinnovo degli organi degli ordini- ha precisato-  si è inteso stabilire la facoltà, e non già l'obbligo, di svolgere le votazioni in più sedi: così si deve interpretare il testo, come emendato, là dove prevede che le votazioni di svolgano "anche" in più sedi".

Pene più severe contro l'esercizio abusivo di una professione sanitaria- Oltre alla riforma degli Ordini il testo contiene disposizioni di natura penale per l'inasprimento delle pene per il reato di esercizio abusivo di una professione sanitaria. " Si tratta di professioni- ha rimarcato De Filippo-  che per la loro specificità rispetto ad altri ordinamenti professionali, garantendo un bene/diritto costituzionalmente garantito quale la salute, necessitano del mantenimento del ruolo di garanzia della qualità del livello di professionalità". Contestualmente, quindi si rafforza la tutela pubblica nei confronti di un danno penalmente rilevante inferto all'utente di una prestazione medico sanitaria da parte di chi non ha i titoli e l'abilitazione per eseguirla.

Il Ministro Lorenzin: adesso tempi brevissimi in Senato
Ordini sanitari: svecchiare le norme del Dopoguerra
Il testo approvato (bozza a cura de Quotidiano Sanità)
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(DDL 1324) Deleghe al Governo in materia di sperimentazione clinica dei medicinali, di enti vigilati dal Ministero della salute, di sicurezza degli alimenti, di sicurezza veterinaria, nonché disposizioni di riordino delle professioni sanitarie, di tutela della salute umana e di benessere animale ( Norme varie in materia sanitaria)