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VIA LIBERA DAL GOVERNO

Fondo latte da 55mln. Torna lo stabilimento in etichetta

Fondo latte da 55mln. Torna lo stabilimento in etichetta
E' stato firmato il decreto attuativo del Fondo Latte. Dal Consiglio dei Ministri  via libera definitivo al disegno di legge che reintroduce l'indicazione obbligatoria della sede dello stabilimento di produzione o confezionamento per i prodotti alimentari. Ne dà notizia il Ministero delle Politiche Agricole.

Ora la norma arriva in Parlamento per l'approvazione. L'obbligo di indicazione della sede dello stabilimento riguarderà gli alimenti prodotti in Italia e destinati al mercato italiano.
"La trasparenza delle informazioni in etichetta - ha affermato il Ministro Maurizio Martina - è un tema cruciale. Oggi abbiamo dato un'altra risposta concreta ai consumatori e a tutte quelle aziende che, anche nel corso di questi mesi, hanno continuato a indicare lo stabilimento di produzione nelle loro etichette. Vogliamo garantire informazioni sempre più chiare e precise. È chiaro che questa è una battaglia che vogliamo portare avanti non solo a livello nazionale ma anche europeo, perché valorizzare la distintività del nostro modello agroalimentare passa anche da qui".

Firmato il decreto attuativo del Fondo Latte- Martina: 55 milioni di euro per sostegno alla liquidità, alla ristrutturazione del debito e agli investimenti degli allevatori
"Il Fondo latte - ha dichiarato il Ministro Martina - sarà uno strumento utile per sostenere la liquidità, la ristrutturazione dei debiti e gli investimenti degli allevatori italiani. Si tratta di un intervento da 55 milioni di euro che rientra nel nostro Piano straordinario per il settore lattiero e si aggiunge alla cancellazione dell'Imu sui terreni, dell'Irap e all'aumento della compensazione Iva al 10% approvati con la legge di Stabilità. Siamo in campo con tutti gli strumenti a disposizione per sostenere il reddito degli allevatori che affrontano in questo momento una situazione di mercato preoccupante".
Il fondo latte, in particolare, prevede interventi per la ristrutturazione del debito, come l'abbattimento dei costi di garanzia e interessi nel limite del de minimis, e per favorire gli investimenti attraverso la possibilità di accedere al Fondo credito Ismea. (fonte Mipaaf)