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CRONACHE ANIMALI

Conchectomie: falsi veterinari fra i certificati

Conchectomie: falsi veterinari fra i certificati
'Cronache Animali', in onda su RAI 2 questa mattina, si è occupata di amputazioni estetiche nei cani. In studio e in collegamento il Presidente ANMVI Marco Melosi e la Vicepresidente FNOVI Carla Bernasconi. Dopo le certificazioni veterinarie "sospette", è stato ribadito il "no" della categoria veterinaria ai tagli non terapeutici. Falsi medici veterinari fra i certificati sotto verifica.
In studio con Massimiliano Ossini, un dobermann con le orecchie amputate prima del divieto del 2010, un altro con le orecchie integre e un mastino napoletano non amputato,  testimone vivente dell'inversione di tendenza in atto fra gli allevatori. Cambiate le sensibilità e le leggi, anche il gusto estetico si sta adeguando: le orecchie integre del mastino napoletano, ospite di Cronache Animali (video), sono l'esempio di un nuovo orientamento delle selezioni in allevamento.

Le motivazioni all'origine delle amputazioni -vulnerabilità in combattimento e sguardo intimidatorio nelle funzioni di difesa- palesano la loro anti-storicità a fronte di una sensibilità ormai consolidata, che non guarda più al cane come ad "un'arma" nè ad "uno strumento per fare paura". L'attualità, oggi, è una legge che considera maltrattamento animale l'amputazione estetica e rende perseguibili penalmente tutti coloro che concorrono alla sua violazione, proprietari compresi.

Anche certificare il falso è un reato penale nell'ordinamento giuridico e nella deontologia veterinaria. "Siamo stati proprio noi, insieme all'ENCI, che abbiamo voluto che venisse fuori questo fenomeno e che fosse quantificato, di modo che questi certificati venissero alla luce del giorno"- ha dichiarato Marco Melosi, in riferimento ai 900 certificati veterinari acquisiti durante la mondiale canina che quest'anno ha ospitato 30 mila cani a Milano.

"In questa grande mole di certificati - ha spiegato Carla Bernasconi- sono stati trovati anche certificati completamente falsi riportanti nomi e firme di persone che non sono medici veterinari". I certificati sono stati catalogati e consegnati agli Ordini a cui afferiscono i medici che hanno sottoscritto i certificati, "dei quali dovrà essere verificata la veridicità - ha aggiunto -  e poi si procederà, anche in base alle ragioni che sono state scritte sul certificato per l'amputazione".

E' una procedura "in itinere, che nasce dall'accordo fatto con ANMVI ed ENCI per verificare le ragioni di queste amputazioni."- ha detto Bernasconi -evidenziando che "dall'inizio di quest'anno chi porta cani con code e orecchie amputate deve presentare un certificato medico e deve essere rilasciata copia del certificato per la valutazione deontologica e penale".

"Come categoria siamo compatti e consideriamo questo intervento inutile, doloroso, barbaro e incivile"- ha detto Melosi- "Il taglio delle orecchie oggi non ha nessuna ragione per essere praticato, solo per ragioni mediche ad esempio in seguito ad un trauma".

Cani campioni che costano molto, "un business" ha fatto notare il conduttore.  "Deve essere un business trasparente- ha rimarcato Bernasconi- Nessuno dice che gli allevatori non devono più vendere cani, ci mancherebbe altro, ma l'importante è che siano rispettate le leggi. Cambiare lo standard e l'immaginario  non è così facile, ma qualche volta l'amputazione estetica andava a correggere difetti che il cane integro, invece, mostra. Quindi gli allevatori dovranno lavorare su questi aspetti".- ha concluso la vicepresidente Fnovi.