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FVE UEVP FECAVA

Adottato un documento europeo sugli stray dogs

Adottato un documento europeo sugli stray dogs
FVE, UEVP e FECAVA hanno adottato un documento sulla gestione del randagismo canino in Europa. Raccomandato un approccio globale per gestire le popolazioni esistenti e controllarne la diffusione.  Lo 'stray dog', la tipologia di randagio al centro del documento, è un cane totalmente al di fuori del controllo umano. Sei azioni strategiche.

Stray dogs ovvero il randagismo non gestito. E' questo il grado zero del problema, quello con la maggiore esposizione ai rischi al quale la Veterinaria Europea si è dedicata varando un documento strategico, votato nei giorni scorsi e ora reso pubblico, intitolato "Promoting veterinary leadership in stray dog control in Europe". Secondo gli estensori del docuemnto- FVE, UEVP e FECAVA, il  successo di una strategia contro il vagantismo canino "dipenderà in gran parte dal coordinamento delle  iniziative e dalla comunicazione tra tutti gli attori coinvolti" , associazioni veterinarie, legislatori, proprietari, allevatori, operatori cinofili e organizzazioni no-profit. (cfr ICAM Guidance). La vision ("Every dog deserves a caring owner") dovrà essere strettamente collegata a principi di possesso responsabile e consapevole per una vera tutela animale.
Dopo una fase di consultazioni on line, a maggio il documento è stato approvato anche con il voto favorevole di ANMVI, rappresentante italiana in UEVP.

Premesse- Dopo la prima Conferenza Europea dedicata al Benessere di cani e gatti nella UE, la veterinaria europea ha lavorato ad un documento strategico che guarda al vagantismo canino in primo luogo come ad un problema di sanità pubblica e di sanità animale. Si tratta di un fattore di rischio sanitario, economico-predatorio (danni al bestiame) e di sicurezza (incidenti stradali). Per la Veterinaria Europea, il problema richiede una leadership gestionale veterinaria. Fatta eccezione per scambi commerciali e pet passport, non esiste una legislazione europea  sul possesso responsabile di cani e gatti; tuttavia, il loro aumento in Europa, la maggiore circolazione all'interno del territorio comunitario, la diffusione di cani vaganti in Europa, soprattutto nelle aree rurali, e i movimenti intracomunitari di randagi, hanno seriamente messo in discussione l'assenza di una strategia complessiva.

Definizione di 'stray dog' - Non esiste una definizione legale di cane randagio. La definizione di 'cane randagio' utilizzata dall'OIE è: "Ogni cane che non sia posto sotto il controllo diretto di una persona o del quale non sia impedito il vagantismo. Ci sono tre tipologie di cani randagi:
- free-roaming di proprietà: un cane che non è sottoposto ad alcun controllo diretto o restrizione;
- free-roaming senza proprietario;
- cane inselvatichito: un cane tornato allo stato selvatico che non dipende più direttamente dall'uomo nella riproduzione;

Sei azioni strategiche
1. Education on Responsible Ownership;
2. Mandatory permanent identification and mandatory registration;
3.Ensure health status of homeless animals;
4.Ensure minimum quality standards for shelters;
5.Adoption;
6.Trap, neuter, vaccinate and release

Alla base delle strategie si pone il possesso responsabile (cfr. Carodog Project), inteso come svolta culturale, da rafforzare con iniziative legislative e incentivi all'educazione; una armonizzazione europea dell'approccio, unita al coordinamento fra gli Stati Membri, potrebbe limitare la diffusione incontrollata del randagismo, puntando su bambini e adulti (cfr. Blue Dog Project) con campagne di sensibilizzazione, istruzione fin dall'età scolare e norme armonizzate sulla riproduzione e il commercio di cani e gatti. E poi l'estensione dell'obbligo di identificazione elettronica e registrazione fino all'adozione di un data base europeo centralizzato, oltre a garantire l'intercomunicabilità delle banche dati nazionali. Tutti i cani devono essere sottoposti a profilassi e trattamenti antiparassitari, prevendendo uno specifico piano di prevenzione per gli animali senza proprietario. A tutti gli stray dogs dovrebbe essere garantita l'ospitalità in rifugi rispondenti ai principi del Protocollo Shelter Quality, dotati di un veterinario di riferimento, consulenze e cure veterinarie permanenti e regolari, ricorrendo all'eutanasia solo nei casi contempalti dalla linea guida "della World Animal Protection "Methods for the euthanasia of dogs and cats: comparison and recommendations" (link).
L'adozione di cani all'interno di un paese dovrebbe essere agevolata e promossa, offrendo garanzie sanitarie e valutati i risvolti comportamentali del cane.
Nelle fasi iniziali di un programma di gestione della popolazione canina, considerate anche situazioni di limitata capacità di accoglienza nei rifugi, il documento suggerisce l'adozione di misure di cattura e controllo temporaneo per impedire la riproduzione sotto lo stretto controllo veterinario.

pdfStray_dogs_position_paper_FVE_UEVP_FECAVA.pdf322.35 KB
pdfShelter-Quality-Protocol-2014.pdf915.06 KB
pdfMethods_for_the_euthanasia_of_dogs_and_cats-_English.pdf342.55 KB