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IL COMMENTO DELLA BVA

Aggressioni, Londra punisce i proprietari antisociali

Aggressioni, Londra punisce i proprietari antisociali
E' parzialmente positivo il giudizio della British Veterinary Association sulle nuove leggi sul possesso responsabile del cane. Esclusi dalla tutela giuridica i cani vittime di aggressioni, eccetto i cani da assistenza. Fino a 14 anni di carcere per attacchi mortali. Punibili anche gli incidenti dentro la prorpietà privata.
Il 14 maggio sono entrate in vigore alcune modifiche al Dangerous Dogs Act del 1991. Le variazioni sono conseguenti al varo dell' Antisocial Behaviour, Crime and Policing Act 2014 che estende il suo campo di applicazione agli incidenti verificatisi dentro la proprietà privata e aumenta le pene in caso di condanna conseguente al malgoverno dei cani; lo stesso provvedimento garantisce una particolare tutela giuridica ai cani da guida e assistenza, vittime di aggressioni canine.

Cosa cambia- Dal 14 maggio scorso, nel Regno Unito, i proprietari che con il loro comportamento irresponsabile permettono che il loro cane attacchi delle persone o dei cani da assistenza dovranno affrontare pene detentive più severe. I proprietari potranno ritrovarsi in tribunale anche se il loro cane attacca una persona nella loro casa o in qualsiasi proprietà privata. Unica eccezione l'aggressione canina ai danni di un intruso.
D'ora in poi le pene detentive massime in Inghilterra e Galles sono: da due a 14 anni in caso di agressione mortale, da due a cinque anni per lesioni e fino atre anni in caso di aggressione ad un cane guida.
Le modifiche normative affidano poteri preventive alle autorità locali e di polizia. Tali misure includono provvedimenti nei confronti del  proprietario del cane come: frequentare le lezioni di addestramento del cane; riparazione recinzioni di loro proprietà per evitare la fuga del cane: richiedere che il cane indossi la museruola in pubblico.
Microchip- Ulteriori misure per contrastare gli antisocial dog owners entreranno in vigore nel aprile 2016, quando microchip sarà un requisito legale per tutti i cani in Inghilterra, e da marzo 2015 in Galles. (link)

La reazione della BVA - L'Associazione aveva condotto una lunga battaglia per la revisione totale del Dangerous Dogs Act, in quanto inadeguato a tutelare i cittadini e gli stessi pets da aggressioni canine e in quanto focalizzato sulla razza invece che sul comportamento. Le istanze non sono state del tutto accolte.
Il Presidente Robin Hargreaves ha commentato: "Siamo lieti di vedere l'inclusione di misure di prevenzione dei comportamenti antisociali. Non sono le misure (Dog Control Notices) che avevamo proposto, ma ci auguriamo che possano agevolare le forze dell'ordine ad interventire prima che si verifichino le aggressioni". "Accogliamo con favore la nuova tutela dei cani guida - aggiunge Hargreaves-  ma siamo delusi dal fatto si è persa l'occasione per estenderla ad altri animali. Le aggressioni canine verso animali innocenti hanno conseguenze angoscianti per gli animali che ne rimangono vittima, per i loro proprietari e per i veterinari. L'attacco ad altri animali può inoltre far presagire aggressioni contro le persone". Altro fattore di "particolare scontento" per i veterinari della BVA è il fatto che non si è intervenuti sulle specificità di razza, elementi inefficaci che purtroppo restano in vigore, nonostante sia provata la loro inefficacia ai fini della tutela dell'incolumità pubblica. "Questa è stata un'occasione persa e noi continueremo a campagna per un'ulteriore revisione della legislazione"- ha aggiunto il Presidente BVA, concludendo: "I nostri membri ritengono inoltre che si deve educare di più il pubblico se si vuole una riduzione di incidenti terribili come quelli che abbiamo visto nei titoli dei giornali negli ultimi anni". (link)