• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31331
FONDI AI PROFESSIONISTI

Fondi dalla UE, ma la partita si gioca in casa

Fondi dalla UE, ma la partita si gioca in casa
Con il nuovo ciclo di programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali europei i professionisti avranno libero accesso ai bandi comunitari al fine di promuovere la competitività del sistema professionale. Dopo l'apertura della Commissione europea, la partita si sposta sulle Regioni, chiamate a gestire la maggior parte delle risorse.

I professionisti potranno beneficiare degli incentivi attraverso i propri organismi associativi che saranno chiamati a svolgere il ruolo di intermediari finanziari dei fondi europei, ovvero attraverso le associazioni di categoria che parteciperanno direttamente ai bandi comunitari. I fondi comunitari metteranno in circolo oltre 100 miliardi di euro distribuiti nel corso dei prossimi sette anni.
L'attività dei liberi professionisti genera il 10-20% del PIL dell'UE,  oltre il 7% degli occupati con ritmi di crescita ampiamente superiori alla media degli altri settori. Per loro, la Commissione Europea ha un piano d'azione volto a facilitare l'accesso a nuove opportunità di mercato e di finanziamento, sfruttando gli strumenti messi a disposizione dalla programmazione 2014-2020.

L'attuale normativa europea equipara i liberi professionisti alle imprese e consente loro di accedere sia ai fondi gestiti direttamente da Bruxelles, sia ai finanziamenti gestiti da stati membri e regioni, come i fondi strutturali. Per favorire gli interventi a sostegno di questo comparto, il piano d'azione per le libere professionisti fornirà "indicazioni e specifiche per fare in modo che questi liberi professionisti possano cooperare con colleghi di altri paesi.

Per consentire al mondo delle professioni di cogliere le opportunità del mercato Europeo c'è innanzitutto il problema di armonizzare le normative e semplificare le procedure per la partecipazione a bandi e gare in tutti i Paesi dell'Unione, oggi molto limitata soprattutto a causa delle difficoltà nel riconoscimento delle qualifiche e delle abilitazioni professionali.

Il vertice delle professioni - Rete professioni tecniche, Cup, Confprofessioni e Adepp - ha inviato una lettera al presidente della Conferenza delle Regioni,Vasco Errani, chiedendo un incontro per l'avvio di iniziative volte a promuovere l'inclusione dei liberi professionisti tra i beneficiari di agevolazioni, incentivi e bandi promossi dalle Regioni italiane nell'ambito della Programmazione operativa regionale e territoriale 2014-2020.
I professionisti puntano, quindi, ad avviare con le Regioni un dialogo concreto e costruttivo affinché possano "accogliere le nostre proposte e inserire all'interno della programmazione dei fondi comunitari i liberi professionisti, ormai equiparati dal punto di vista economico alle piccole e medie imprese, disponendo contestualmente un Tavolo di confronto sull'impatto della crisi sul lavoro autonomo per individuare e sostenere azioni nell'ambito delle politiche europee, con riferimento alle misure per l'autoimpiego, la microimprenditorialità, l'accesso al credito e dunque la lotta al credit crunch. Per una programmazione regionale 2014-2020 che renda competitivo anche il mondo delle libere professioni".

Fondi europei per i liberi professionisti?