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IN GAZZETTA UFFICIALE

Decreto Pos, obbligo se fatturato è sopra i 200mila euro

Decreto Pos, obbligo se fatturato è sopra i 200mila euro
Da fine marzo, l'obbligo di accettare pagamenti con carte di debito si applicherà agli importi superiori ai 30 euro. Fino al 30 giugno, l'obbligo riguarderà solo i professionisti con fatturato superiore a 200mila euro.  Adepp: esclusa la maggior parte dei professionisti. Ma le soglie potrebbero essere riviste.

E' pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto dei ministeri dello Sviluppo Economico e delle Finanze sul cosiddetto 'obbligo Pos'. Entrerà in vigore a 60 giorni dalla pubblicazione, vale a dire a fine marzo. Il decreto interministeriale prevede l'accettazione obbligatoria delle carte di debito come modalità di pagamento per l'acquisto di beni, servizi e prestazioni professionali. Anche attraverso canali telematici.

L'obbligo che avrebbe dovuto esser messo in pratica dal 1 gennaio di quest'anno è previsto dal Dl Sviluppo 2.0 (Dl 179/2012, articolo 15, comma 4).

Soglia sopra i 30 euro- Vale per i pagamenti di importo superiore a trenta euro in favore di imprese e professionisti per l'acquisto di prodotti o la prestazione di servizi.
Limite di fatturato a 200mila euro- Fino al 30 giugno 2014, l'obbligo si applica limitatamente ai pagamenti effettuati a favore di imprese e professionisti il cui fatturato dell'anno precedente a quello nel corso
del quale e' effettuato il pagamento sia superiore a duecentomila euro. Questa soglia dovrebbe escludere dall'obbligo la maggior parte dei professionisti italiani: in base ai dati Adepp, citati dal Sole 24 Ore, l'imponibile contributivo medio è di 36mila euro.

I ministeri dello Sviluppo e delle Finanze si riservano, entro novanta giorni di individuare nuove soglie e nuovi limiti minimi di fatturato rispetto a quelli individuati fino al 30 giugno 2014. Potrà anche essere disposta
l'estensione degli obblighi ad ulteriori strumenti di pagamento elettronici anche con tecnologie mobili.

Carta di debito: E' lo strumento di pagamento che consente al titolare di effettuare transazioni presso un esercente abilitato all'accettazione della medesima carta, emessa da un istituto di credito, previo deposito di fondi in via anticipata da parte dell'utilizzatore, che non finanzia l'acquisto ma consente l'addebito in tempo reale (cd. bancomat).
POS- Deve essere un terminale evoluto di accettazione multipla ovvero che consente l'accettazione di strumenti di pagamento tramite diverse tecnologie, in aggiunta a quella "a banda magnetica" o a "microchip".

Finalità del decreto - L'uso del contante- si legge nel decreto- "comporta per la collettivita' rilevanti costi legati alla minore tracciabilita' delle operazioni e al conseguente maggior rischio di elusione della normativa fiscale e antiriciclaggio, nonche' costi anche per gli esercenti, legati sia alla gestione del contante sia all'incremento di rischio di essere vittime di reati".
"Con questo provvedimento - ha commentato il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato - si dà ulteriore attuazione ai programmi dell'Agenda Digitale, favorendo i consumatori nei loro acquisti attraverso una più ampia diffusione della moneta elettronica e garantendo maggiore tracciabilità per le transazioni con imprese e professionisti.

pdfDECRETO_24_GENNAIO_2014.pdf63.04 KB