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COMUNICATO STAMPA

ECM, un obbligo "all'italiana" a spese dei veterinari

ECM, un obbligo "all'italiana" a spese dei veterinari
Il bilancio della conferenza sull'educazione continua è tutto a sfavore dei liberi professionisti. Il commento dell'ANMVI non può che essere negativo. L'Associazione guarda al modello francese: lo Stato obbliga ma copre i costi. Anche senza ECM, i veterinari si confermano fra le professioni sanitarie più assidue nell'aggiornamento.

"In Italia, i medici veterinari sono per il 70% liberi professionisti e sono considerati obbligati da una norma imperfetta e inadempiente, che prometteva agevolazioni ai liberi professionisti, anche sotto forma di recuperi fiscali che non si sono mai viste, malgrado il "tesoretto" accumulato in più di dieci anni dal sistema ECM". E' il commento del Presidente ANMVI, Marco Melosi, al termine dei lavori del Forum nazionale ECM che si è concluso ieri a Roma.

In un comunicato stampa, l'ANMVI fa invece presente che  lo Stato francese -non appena ha ritenuto di obbligare all'aggiornamento- ha anche disposto forme di reintegro dei costi, con tanto di apprezzamento di rappresentanti della Commissione ECM italiana. "Quindi – prosegue- i medici veterinari liberi professionisti italiani non possono essere costretti ad un obbligo a loro spese e non potranno essere sanzionati. Non mi pare- conclude il Presidente ANMVI- che la Conferenza ECM abbia considerato la crisi economica che stiamo sopportando. Al contrario, il sistema ECM è ben finanziato, burocraticamente elefantiaco e, di fatto- malgrado imponenti regole contro il conflitto di interessi- non fa mistero di sorreggersi anche grazie agli sponsor".

L'ANMVI sottolinea che un medico veterinario libero professionista paga sempre di tasca propria: sia quando frequenta un corso in forma residenziale, sia quando fa formazione a distanza, perché deve sospendere la propria attività professionale, ben diversamente da quanto accade per i professionisti del SSN per i quali è – giustamente- previsto che si aggiornino in orario di servizio, senza spese.

Indipendentemente dall'ECM i medici veterinari si confermano fra le professioni sanitarie più impegnate nell'aggiornamento, in osservanza di un obbligo deontologico, che a differenza del sistema ECM non misura " a punti e a pagamento" la qualità della formazione.

Serve una legge sulla deducibilità dell'aggiornamento obbligatorio