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RELAZIONE 2012

La performance del Ministero della Salute

La performance del Ministero della Salute
La Relazione sulla performance misura la produttività dei dipartimenti e delle direzioni nel 2012. Sintetizzate le criticità e i risultati rilevanti. Al Dipartimento della sanità pubblica veterinaria un ruolo di "primaria importanza" nel favorire le esportazioni. Persistono criticità nell'applicazione delle norme per la lotta alle malattie animali. Emergente il rischio batteriologico da alimenti di origine vegetale.

Sono 57.293 i certificati sanitari rilasciati dai Posti di Ispezione Frontalieri nel 2012, 1.555.952 le prenotifiche delle merci in arrivo negli scambi intracomunitari da parte degli UVAC, 298 le autorizzazioni rilasciate dall'Ufficio benessere animale nell'ambito della disciplina in materia di produzione animale nella sperimentazione, 125 le autorizzazioni alla pubblicità di medicinali veterinari e 2.256 le autorizzazioni alla sperimentazione ed immissione in commercio di medicinali veterinari da parte dell'Ufficio Farmaco veterinario.
Sono alcuni dei servizi erogati dal Dipartimento sanità pubblica veterinaria, nutrizione e sicurezza alimenti, nel corso del 2012, contenuti nella Relazione sulla performance 2012 del Ministero della salute, pubblicata in questi giorni.

All'interno della Relazione vengono descritti i risultati organizzativi e individuali raggiunti rispetto agli obiettivi programmati e rilevati gli eventuali scostamenti, criticità e opportunità di miglioramento. La Relazione rappresenta, quindi, lo strumento mediante il quale l'amministrazione svolge un'attività di rendicontazione ai cittadini e a tutti gli ulteriori stakeholder, interni ed esterni, in relazione al Piano della performance, documento che ha dato avvio al ciclo di gestione della performance e nel quale, in coerenza con le risorse assegnate, sono stati esplicitati gli obiettivi, individuali ed organizzativi, per l'anno 2012.

"Sono dell'avviso – dichiara il Ministro della salute nella sua introduzione alla Relazione- che miglioramenti sul piano organizzativo possano e debbano essere pensati e attuati per rendere più efficace l'azione del Ministero, in un contesto economico finanziario difficile come quello attuale, ma non posso non riconoscere l'impegno profuso da parte di tutta la struttura ministeriale. Confido che quest'impegno venga mantenuto anche per i prossimi anni del mio mandato".

Export e sanità animale- Per quanto riguarda il Dipartimento della sanità pubblica veterinaria, della sicurezza alimentare e degli organi collegiali per la tutela della salute, esso gioca un ruolo di primaria importanza nel favorire l'esportazione di animali e di prodotti di origine animale negoziando con i Paesi terzi importatori appositi accordi di cooperazione tecnica e/o certificati sanitari ed intervenendo per risolvere le problematiche all'export relative a questioni di carattere igienico‐sanitario. Il 2012 è stato un anno intenso da questo punto di vista, con la firma di 2 Accordi di cooperazione nel settore veterinario (Libano e Mongolia), la definizione di 29 nuovi certificati sanitari e la modifica/aggiornamento di 21 certificati sanitari già esistenti.

Criticità e Rischi emergenti- Allo stato attuale "persistono criticità nell'applicazione delle norme nazionali per la lotta alle malattie animali, tali da inficiare lo stato sanitario locale con ripercussioni negative in ambito commerciale, sia sul territorio nazionale che relativamente alle esportazioni di prodotti trasformati". Tali criticità "sono principalmente imputabili alla particolare condizione socio‐economica dei territori interessati dalle patologie "persistenti", nei quali l'organizzazione sanitaria incontra gravi difficoltà a gestire le attività ordinarie, nonché ad incidere in maniera significativa e risolutiva". Tipico esempio è la peste suina africana, patologia infettiva presente in Sardegna dalla fine degli anni '70, "difficilmente contrastabile, tenuto conto della peculiare conduzione in allevamento, del c.d. "pascolo brado", che sfugge alla possibilità di controllo attraverso gli ordinari interventi sanitari".

Il rischio batteriologico correlato agli alimenti di origine vegetale potrebbe aumentare nei prossimi anni e costituire un rischio emergente di sicurezza alimentare, anche in ragione delle mutate abitudini alimentari, orientate al consumo di alimenti crudi o minimamente processati. L'impegno dell'amministrazione, già peraltro posto in essere, è quello di aumentare il livello di consapevolezza nelle aziende produttrici e in coloro che effettuano il controllo ufficiale.

Obiettivi strategici e performance

Alla Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari è stato assegnato l'obiettivo strategico C.1 Rafforzamento della sorveglianza epidemiologica. La percentuale di avanzamento del citato obiettivo strategico al 31.12.2012 è stata pari al 100,00%. La relazione segnala la particolare rilevanza dell'obiettivo operativo "Verifica dei rinnovi delle autorizzazioni all'immissione in commercio (AIC) dei medicinali veterinari, rilasciati per effetto della maturazione del silenzio‐assenso". L'obiettivo ha perseguito la finalità di completare l'analisi e la valutazione delle 380 istanze di rinnovo delle AIC dalle aziende farmaceutiche e per le quali si è determinato il silenzio‐assenso, sulla base di una nuova valutazione del rapporto rischi/benefici dei medicinali veterinari esaminati, con notifica delle nuove prescrizioni derivanti dalle linee guida emanate negli ultimi anni.

Alla Direzione generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione è stato assegnato l'obiettivo strategico C.2 "Standardizzazione delle procedure di controllo all'importazione di prodotti di origine non animale e di materiali a contatto, con particolare riguardo all'attività di campionamento e alla formazione del personale". La percentuale di avanzamento del citato obiettivo strategico al 31.12.2012 è stata pari al 100%. La Relazione segnala la particolare rilevanza dell'obiettivo operativo "Verifica dell'attività di controllo con campionamento e analisi sui prodotti effettuata dagli uffici identificati come punto di entrata designato (PED)", che costituisce parte delle attività svolte dagli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera (USMAF), che è stata monitorata progressivamente attraverso l'analisi di tabelle trimestrali sul numero di partite, sul numero di controlli ufficiali, sulla quantità di campionamenti, sulle analisi e sui respingimenti effettuati.

Anche l'obiettivo strategico C.3 "Elaborazione di nuove procedure e modalità operative in applicazione del nuovo assetto regolamentare del settore dei prodotti fitosanitari previsto dal Regolamento (CE) n. 1107/2009 e dai Regolamenti comunitari collegati emanati e in via di emanazione" è stato assegnato alla Direzione generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione. La percentuale di avanzamento del citato obiettivo strategico al 31.12.2012 è stata pari al 100%. L'obiettivo ha avuto la finalità di standardizzare e velocizzare l'attività dell'ufficio e di facilitare la flessibilità del personale nella trattazione delle istanze.

Alla Direzione Generale degli Organi Collegiali per la tutela della salute è stato assegnato l'obiettivo strategico C.4: "Aggiornamento delle metodologie di valutazione del rischio della catena alimentare". La percentuale di avanzamento è stata pari all'80% , rispettando il valore target (80%).

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