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REGOLAMENTI UE

Sicurezza di alimenti e mangimi: al via il riassetto norme

Sicurezza di alimenti e mangimi: al via il riassetto norme

Il riassetto e il riordino delle norme discendenti da questi regolamenti passerà per l’adozione di decreti legislativi adottati su proposta del Ministro della Salute, di concerto con tutti i Ministero interessati e nel rispetto dei seguenti ulteriori principi e criteri direttivi:

a) ricognizione e abrogazione espressa delle disposizioni oggetto di abrogazione tacita o implicita, nonché di quelle che siano prive di effetti normativi o che siano comunque obsolete;

b) organizzazione delle disposizioni per settori omogenei o per materia, secondo il contenuto precettivo di ciascuna di esse;

c) coordinamento delle disposizioni, apportando le modifiche necessarie per garantire la coerenza giuridica, logica e sistematica della normativa e per adeguare, aggiornare e semplificare il linguaggio normativo;

d) previsione di un apparato sanzionatorio in conformità con i principi dettati dalle leggi comunitarie vigenti e con idonea graduazione, prevedendo sanzioni amministrative di importo non inferiore a 500 euro e non superiore a 150.000 euro, in modo da accentuare l'efficacia dissuasiva e la funzione deterrente della sanzione;

e) individuazione di misure di coordinamento tra le diverse autorità competenti, ferma restando l'autonomia decisionale e organizzativa nello svolgimento delle rispettive competenze in materia, per l'effettuazione dei controlli ufficiali concernenti la sicurezza alimentare e dei mangimi, anche al fine di adempiere agli obblighi di informazione e collaborazione derivanti dalla normativa europea;

f) individuazione di adeguate modalità e procedure di collaborazione tra gli uffici periferici delle amministrazioni che esercitano i controlli sugli alimenti e mangimi, ferma restando l’autonomia decisionale e organizzativa nello svolgimento delle rispettive competenze in materia.

Il riassetto delle disposizioni vigenti è previsto dal Capo IV (Della sicurezza alimentare) del Ddl Lorenzin, in particolare all’articolo 12. Fatte salve le competenze del Mipaaf, la titolarità del Ministero della Salute risiede nel Regolamento 882/2004 che ne fa il punto di contatto con gli organismi europei.