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REG 1/2005

Trasporto animali: relazione annuale sui controlli

Trasporto animali: relazione annuale sui controlli
Pubblicata la relazione sui controlli sulla protezione degli animali durante il trasporto. Da Piemonte, Valle d'Aosta e Veneto il maggior numero di notifiche. Crescono le infrazioni. Trasporto dei bovini in testa agli accertamenti. Quasi la metà dei mezzi con infrazioni proviene dalla Francia. Azioni future: aumento dei controlli non discriminatori.

Nel 2012, le infrazioni accertate e comunicate al Ministero della salute sono cresciute: 370 quelle complessivamente accertate in base al Regolamento (CE) N. 1/2005, rispetto alle 330 del 2011 e sono risultate oltre il doppio rispetto alle 162 del 2009 e alle 154 del 2010. Il maggior numero (169) di infrazioni ha riguardato il trasporto di bovini; 53 le infrazioni nel trasporto di suini, 32 per ovini e/o caprini, 85 per equini e 19 per gli avicoli.

N. di infrazioni - Le infrazioni riguardanti la documentazione sono risultate le più frequenti per le specie ovina, suina ed equina e le meno frequenti per quelle bovina e per gli avicoli. Le infrazioni relative alle condizioni degli animali hanno mostrato l'incidenza più elevata nella specie suina e in quella equina. Nel complesso, le infrazioni riferibili agli animali hanno rappresentato il 30,7% collocandosi ad un livello più basso rispetto a quello osservato nel 2011 in cui raggiunsero il 55,9%.

Tipologia di infrazioni- Con la sola esclusione degli ovini, le infrazioni riguardanti la presenza di animali non idonei nei veicoli sono state registrate in tutte le specie trasportate, con un'incidenza che, per i suini e gli avicoli, ha raggiunto circa il 10%. Le inosservanze riguardanti le modalità di trasporto, le superficie disponibili e l'altezza dei piani di carico hanno rappresentato circa un quarto di quelle totali nei trasporti di bovini, mentre si sono collocate ad incidenze più basse nei trasporti delle altre specie.
Percentuali diverse sono state osservate per le infrazioni riguardanti i mezzi di trasporto e la presenza delle dotazioni tecniche obbligatorie per trasporti superiori alle otto ore. In questa categoria si è collocato il 25% di tutte le violazioni riscontrate nei trasporti di bovini, mentre in quelli degli ovini, degli equidi e degli avicoli, la loro incidenza è risultata più elevata, raggiungendo quasi il 53% nei trasporti di quest'ultima categoria d'animali. Le infrazioni che hanno riguardato i sistemi d'abbeveraggio e la durata dei viaggi e delle soste sono risultate oltre il 30% di quelle totali nei trasporti di suini, mentre si sono collocate a livelli più bassi per le altre specie.

Autorità competenti - Il 65,2% delle infrazioni è stato accertato dalla Polizia Stradale, il 16,4% dal personale degli uffici UVAC del Piemonte, del Friuli-Venezia-Giulia, del Veneto, dell'Emilia-Romagna, della Campania, della Puglia e della Sardegna, il 10,9% dal personale delle ASL. Riguardo alla collocazione geografica del luogo di provenienza delle segnalazioni, il 37,8% si è localizzato in Piemonte e Valle d'Aosta ed il 27,4% in Veneto, evidenziando così che in queste Regioni si posizionano all'incirca i due terzi del totale delle notifiche.

Veicoli, provenienza e destinazione- I veicoli coinvolti sono risultati 201 - soprattutto per il trasporto di bovini (94 veicoli) - un dato in calo rispetto al 2011, ma superiore al dato registrato nel 2009 (162 veicoli) e nel 2010 (154). Quasi la metà dei veicoli con infrazioni accertate è risultata provenire dalla Francia, che rappresenta la principale fonte d'approvvigionamento dell'Italia per il bestiame, in articolare per quello bovino. Circa un quarto delle infrazioni è stato accertato a carico di veicoli impegnati nel trasporto nazionale; la Spagna e l'Olanda hanno invece rappresentato l'origine per il 13,5% dei mezzi a cui sono state contestate infrazioni , mentre l'Europa dell'est ha rappresentato l'origine per il 12% di essi.
La destinazione finale dei trasporti con infrazioni accertate è stata l'Italia nel 90,5% dei casi, mentre i rimanenti Paesi di destino sono stati Spagna (3,5%), Grecia (2,0%), Austria, Bulgaria, Francia (1,0%), Germania e Regno Unito (0,5%).

Principali criticità- Analizzando i dati raccolti nel 2012 emergono 5 importanti criticità: Animali non idonei al trasporto; Modalità di trasporto, superficie disponibile, altezza; Mezzi di trasporto e disposizioni addizionali per il lungo trasporto; Abbeveraggio e alimentazione, durata dei viaggi e periodi di sosta; Documentazione.

Azioni future- Il Ministero considera "auspicabile un incremento dei controlli non discriminatori, specie in quelle Regioni attraversate dalle direttrici di transito di animali verso il sud della penisola, sulla base della valutazione del rischio". Il proseguimento dell'opera d'informazione dei trasportatori "appare irrinunciabile poiché, con la persistente crisi economica, sembrano essere coinvolti nell'attività di trasporto degli animali vettori non specializzati nel settore e con mezzi non sempre adeguati". A ciò va aggiunto "il necessario lavoro d'aggiornamento degli organi di controllo al fine di rendere il più omogeneo possibile l'accertamento, anche a garanzia degli operatori che mantengono elevati standard qualitativi grazie alla piena applicazione delle norme di legge vigenti in materia". (fonte: salute.gov)

pdfCONTROLLI_SUL_TRASPORTO_RELAZIONE_2012.pdf513.81 KB