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ANIMAL WELFARE

Approccio pratico al benessere. La DgSanco è in Italia

Approccio pratico al benessere. La DgSanco è in Italia
Aperti a Lazise (Verona) i lavori del workshop europeo sul benessere animale. Messaggio di saluto del Presidente ANMVI: "tema attualissimo, ma non una moda.  Scientificità e sostenibilità i principi guida di una produttività eticamente compatibile". Dal veterinario pratico un contributo di implementazione e di orientamento delle decisioni normative.

Grazie alla formazione finanziata dalla Direzione Generale della Salute e dei Consumatori della Commissione Europea, l'Italia è beneficiaria da oggi di due giornate di aggiornamento pratico sul benessere animale rivolte soprattutto ai liberi professionisti italiani. L'evento è in corso di svolgimento a Lazise (Verona), in partnership con la FVE, con l'organizzazione di FNOVI e in collaborazione con ANMVI e SIMeVEP. Presenti in sala autorità europee e del Ministero della Salute.

Stamane, all'apertura ufficiale dei lavori, il Presidente ANMVI Marco Melosi, ha portato un indirizzo di saluto alle autorità e ai colleghi europei e connazionali, ringraziando in primo luogo l'Unità Salute Animale della DgSanco per aver scelto quest'anno l'Italia. L'Unità ha il compito di gestire il movimento degli animali vivi e dei prodotti di origine animale, di promuovere misure per garantire la salute animale e di coordinare la posizione dell'Unione Europea rispetto a questi temi.

"Come practitioners- ha dichiarato il Presidente Melosi- siamo onorati di essere stati il target privilegiato di questa occasione di formazione. In fatto di benessere animale, da liberi professionisti non dobbiamo sottolineare soltanto l'importanza fondamentale della preparazione scientifico-clinica, ma anche di quella normativa: solo una conoscenza puntuale e una attuazione pratica, concreta nel quotidiano professionale, può dare garanzie di due tipi: effettiva attuazione del dettato di legge, verifica della bontà del dettato di legge".

Il benessere animale è un tema attualissimo, "ma non "di moda"- ha puntualizzato il Presidente Melosi. "L' Animal Welfare è un valore prima di tutto scientifico e tecnico, al servizio di animali produttori e di produzioni alimentari, di un contesto economico e di un mercato comunitario, dove l'utente è un "consumatore" che chiede regole di sicurezza e di qualità in quanto cliente/soggetto economico. C'è anche un risvolto etico che pretende rispetto per l'animale. Riusciamo ad onorare questa domanda di eticità se le misure di benessere animale sono in equilibrio con un indice di sostenibilità gestionale e attuativa, oltre il quale l'obiettivo finale della protezione animale può essere compromesso. Allora in questa sede, in questo consesso veterinario, riconosciamo l'importanza del medico veterinario non solo come acritico e pedissequo osservatore del dettato di legge, ma come colui che può orientare il legislatore attraverso il feed back dello stato di attuazione reale e di applicabilità concreta di misure che devono essere rigorosamente realistiche, attuabili e attuate per dare credibilità ad un sistema di filiera che vede nell'allevamento zootecnico non un anello della catena, ma un fulcro dal quale partono e nel quale devono tornare le valutazioni dei decisori includendo fra i decisori il medico veterinario".

Il Presidente ANMVI ha anche rivolto un apprezzamento particolare agli organizzatori europei "per l'attenzione che queste giornate di formazione rivolgono agli animali selvatici e da zoo. So che c'è stata una notevole domanda di partecipazione, segno della bontà di questo evento, ma anche di un interesse e di una vivacità professionale che dovrà trovare nei decisori politici e nelle organizzazioni a vario titolo coinvolte ulteriori occasioni di attenzione, di riflessione e di confronto. Il punto di partenza potrebbe essere un maggior coordinamento della veterinaria europea di questo settore".

Un ringraziamento particolare è stato quindi rivolto alla FVE- federazione ombrello di quattro sezioni specialistiche dalla UEVP alla EVERI, dalla UEVH alla EASVO che nel complesso vedono una delegazione italiana attiva, numerosa e impegnata nel dare il proprio contributo ai Colleghi di tutta Europa riuniti sotto la FVE; un "grazie" anche alla FNOVI e ai co-partners italiani, la SIMEVEP e il Ministero della Salute, oltre che ai relatori e ai loro enti/organismi di provenienza.