La prima disposizione- che modifica il Codice del Farmaco Veterinario- è frutto di un emendamento presentato durante la conversione in legge del DL Balduzzi e non è ancora in vigore, mentre la seconda - quella che sopprime la controfirma veterinaria prima dell'avvio al macello- è già in vigore dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto.
Confermate, fra le altre, le norme sulle emergenze veterinarie, sulla specialistica ambulatoriale, sulle nuove misure sulla vendita di pesce e latte crudo e sulla sanatoria Onaosi; quest'ultima introdotta per estinguere ogni azione o processo relativo alla determinazione, pagamento, riscossione o ripetizione dei contributi. In materia di responsabilità civile professionale: l'esercente delle professioni sanitarie che si attiene a linee guida e a buone pratiche accreditate dalla comunità scientifica nazionale e internazionale risponderà dei danni solo in caso di dolo o colpa grave. Cancellato invece l'obbligo di assicurazione per responsabilità civile per le strutture sanitarie pubbliche e private. Disciplinati entro il 30 giugno 2013 le procedure e i requisiti minimi e uniformi per l'idoneità dei contratti assicurativi.
Quanto alla dirigenza sanitaria, con l'emendamento approvato possono accedere alla selezione di Direttore Generale anche coloro che abbiano superato i 65 anni d'età. Viene meno quindi meno il limite previsto dal testo originario del decreto. Sul governo clinico, si registra la durissima reazione di Fvm (Federazione Veterinari e medici), che critica le modifiche al testo: "Si e' voluto reinserire nel testo la 'porcata Brunetta', un dispositivo che mantiene 'sotto schiaffo' come nella migliore cultura mafiosa, un intero mondo professionale attraverso il sistema degli incarichi. I medici, i veterinari e i sanitari, che possono essere destituiti dall'incarico ricoperto anche se hanno superato una valutazione ottimale, rischiano di rimanere in mano alla impenetrabile volonta' politica ed amministrativa delle aziende". Il clima delle aziende sanitarie "evidentemente deve diventare uguale a quello della Fiat, dove si puo' smobilitare anche una linea produttiva di qualita', a tutto svantaggio dell'assistenza ai cittadini. Perche' il Governo, e le forze che lo sostengono, sono cosi' cedevoli verso una norma incoerente con mondo della sanita' riesumata dalla famigerata legge Brunetta? Ci auguriamo che il ministro della Salute voglia recuperare nel passaggio al Senato questo ed altri elementi negativi inseriti nel decreto che macchiano ogni sua buona intenzione".
IL_TESTO_DEL_DL_BALDUZZI-SANITA_APPROVATO_DALLA_CAMERA.pdf795.92 KB