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OK DEI DELEGATI

Sostenibilità, l'Assemblea Enpav approva la riforma bis

Sostenibilità, l'Assemblea Enpav approva la riforma bis
L'Assemblea dei delegati ha approvato le direttrici per la sostenibilità a 50 anni. Rispettati gli impegni e le scadenze imposte dal Ministro Fornero. Il provvedimento passa ora ai Ministeri vigilanti. La strategia in sette mosse-chiave. Ecco le leve della riforma-bis.
L'Assemblea Nazionale dei Delegati Provinciali ha approvato ieri- con la maggioranza quasi assoluta dei voti (92 sui 96 presenti e votanti)- il disegno di riforma già deliberato dal Consiglio di Amministrazione lo scorso 4 settembre.

Queste le linee della riforma:
1. Il calcolo della media dei redditi per determinare l'importo della pensione, verrà effettuato arrivando progressivamente a considerare i migliori 35 redditi dichiarati durante tutta la vita contributiva (attualmente si calcolano i migliori venticinque sugli ultimi trenta anni).
2. Anticipazione al 1° gennaio 2013 dell'applicazione dei coefficienti di neutralizzazione sulle pensioni anticipate, previsti per l'anno 2017.
3. A decorrere dall'anno 2014, innalzamento a 62 anni dell'età anagrafica minima per il pensionamento di vecchiaia anticipato, in linea con il sistema pensionistico generale e con l'allungamento dell'aspettativa di vita.
4. Innalzamento del reddito massimo pensionabile a € 90.000, ampliando la fascia dei redditi dell'ultimo scaglione di riferimento per il calcolo della pensione. Questo provvedimento avrà efficacia dai redditi prodotti nell'anno 2013
5. A decorrere dall'anno 2013, riduzione della perequazione annuale al 75% dell'inflazione per le pensioni in pagamento. Rimane la rivalutazione piena per le pensioni il cui importo minimo è previsto dal Regolamento. Questa misura è tesa a ridistribuire i sacrifici anche su coloro che già godono di un trattamento pensionistico e che stanno beneficiando di pensioni adeguatamente remunerate. Su richiesta dell'Assemblea, il Consiglio di Amministrazione ha esplicitamente assunto l'impegno di monitorare con attenzione la necessità di mantenere la perequazione in misura ridotta, tendendo al ripristino di una perequazione al 100% , ove i parametri della sostenibilità lo consentiranno.
6. Incremento graduale di mezzo punto percentuale all'anno, della percentuale del contributo soggettivo fino al 22% che sarà raggiunto nell'anno 2033. Rappresenta una continuità con la precedente riforma, che già prevedeva di arrivare al 18%, salvo che per la stabilità a cinquanta anni è stato necessario arrivare ad una percentuale più elevata. E' stato testato che vi sia una remunerazione vantaggiosa dei versamenti anche con la massima contribuzione del 22%.
7. Incremento del contributo integrativo al 3% nell'anno 2027 e al 4% nell'anno 2030.

Il testo della riforma è stato ora inviato ai Ministeri vigilanti per la definitiva approvazione. Le misure approvate si innestano sulla riforma già varata dall'Enpav con decorrenza dal 2010. Le misure aggiuntive rispondono alle disposizioni ministeriali che impongono a tutte le Casse di garantire la sostenibilità a 50 anni, con disposizioni da varare entro il 30 settembre.

pdfCOMUNICATO_ENPAV.pdf174.43 KB