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DECRETO PNRR

Veterinari specializzandi ancora senza borsa di studio

Veterinari specializzandi ancora senza borsa di studio
Il Decreto PNRR manca l'occasione per eliminare "una sperequazione". Positiva la proroga al 2026 delle assunzioni a tempo determinato degli Specializzandi.

E’ "indispensabile"- afferma il Sindacato Veterinario di Medicina Pubblica - riconoscere anche ai Medici Veterinari iscritti a una Scuola di specializzazione la possibilità di fruire di una borsa di studio come avviene per gli specializzandi nelle discipline di medicina e chirurgia. Il Sindacato chiede di eliminare una "sperequazione presente nel Decreto Legislativo 368/1999".

L'occasione si è presentata con il Decreto PNRR, sul quale il Governo ha posto la fiducia e che la Camera dei Deputati ha approvato oggi. 

Il Sindacato fa notare in un comunicato "il gran numero di borse di studio non assegnate per mancata iscrizione ad alcune scuole di specializzazione mediche".  Le Scuole di specializzazione danno accesso al Servizio Sanitario Nazionale, estendere ai Medici Veterinari la possibilità di beneficiare della borsa di studio, non comporterebbe nessun ulteriore aggravio economico. La spesa per le borse di studio destinate ai Veterinari, e ad altri sanitari specializzandi, sarebbe compensata dai risparmi generati dalla persistente mancata assegnazione delle borse di studio.

Proroga delle assunzioni temporanee- Positiva e apprezzata, invece, la proroga al 2026 della possibilità di assumere a tempo determinato gli Specializzandi utilmente collocati in graduatoria, in analogia con tutti gli altri professionisti della sanità. 

Stabilizzazione- In favore degli Specializzandi interviene anche la Federazione Nazionale dei Veterinari Italiani: "Chiediamo da tempo l'impiego stabile e strutturato - dichiara il Presidente Gaetano Penocchio- dei medici veterinari specializzandi nelle ASL e degli Istituti Zooprofilattici, alla stregua dei medici negli ospedali".
L'intervento della Fnovi è sul nuovo articolo 44 quater del Decreto PNRR che consente- spiega una nota- di inserire nel Ssn personale medico veterinario che concorre con progressivi carichi di lavoro e responsabilità all’erogazione di servizi e nel contempo acquisisce competenze operative. Da sottolineare - aggiunge Penocchio - che questa opportunità non sostituisce in alcun modo la messa in ruolo di medici veterinari vincitori di concorso o l’attivazione di procedure concorsuali che diano certezza e stabilità del contingente del personale".

Il Decreto PNRR passa all'altro ramo del Parlamento.