Le raccomandazioni per scongiurare la diffusone della rabbia in Europa già diffuse in una circolare sottoscritta dal Direttore generale dell'Ufficio 3 del MinSal di Sanità animale, Pierdavide Lecchini, sono riassunte in un opuscolo prodotto in collaborazione con il CNR Centro Nazionale di Referenza della Rabbia dell'IZSVe.
Gli animali da compagnia al seguito di proprietari provenienti dall'Ucraina qualora in possesso di microchip e certificato di vaccinazione antirabbica devono essere sottoposti a prelievo ematico per titolazione anticorpi rabbia. In caso di esito positivo della titolazione gli animali provenienti dall'Ucraina devono essere sottoposti ad un periodo di osservazione a destino di 3 mesi, e di 6 mesi in caso di esito negativo della titolazione.
Qualora non in possesso di microchip e certificato di vaccinazione antirabbica, la raccomandazione è che siano sottoposti immediatamente a riconoscimento con microchip e vaccinazione antirabbica. Vengano pertanto sottoposti ad un periodo di osservazione a destino di almeno 3 mesi.
I cani devono sempre essere tenuti sempre al guinzaglio e provvisti di museruola, i gatti vengano tenuti in ambiente confinato durante tutto il periodo di osservazione.
Tra le raccomandazioni il Ministero ricorda che in attesa di ulteriori indicazioni in merito da parte della Commissione europea, non è al momento consentita l'introduzione sul territorio nazionale di cani e gatti randagi oppure ospiti di rifugi/canili provenienti dall'Ucraina.
Per ridurre i disagi dei cittadini ucraini in ingresso in Italia, la Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari ammette la possibilità di attuare il periodo di osservazione presso il domicilio del proprietario.
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Rabbia in Ucraina, circolazione diffusa, spillover frequenti