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PROCEDURE SEMPLIFICATE

Pets da Ucraina, Dgsaf: coinvolgere i liberi professionisti

Pets da Ucraina, Dgsaf: coinvolgere i liberi professionisti
Crescono le preoccupazioni per il rischio di importazione nell'Unione Europea del virus della rabbia, la cui circolazione, in Ucraina, è "diffusa". Lo riporta  il Centro Nazionale di Referenza della Rabbia (CNR)  nel parere consegnato al Ministero della Salute. La Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari (Dgsaf) invita i Servizi Veterinari a coinvolgere i liberi professionisti. Quarantena dei pets presso il domicilio del proprietario. Non consentito l'ingresso di randagi dall'Ucraina. LA CIRCOLARE.


Devono essere regolarizzati in Italia, mediante identificazione e profilassi antirabbica, i pets al seguito di rifugiati dall'Ucraina. Procedura semplificata per agevolare i rifugiati ucraini ma tenendo conto del rischio di importazione del virus della rabbia. Con una circolare alle Regioni il Capo dei Servizi Veterinari Italiani Pierdavide Lecchini,  invita gli Assessorati "a valutare l’opportunità di erogare gratuitamente i suddetti servizi ai profughi così come già disposto da alcune Regioni".  Al riguardo, la circolare ministeriale segnala ai Servizi Veterinari la lettera del Presidente dell'ANMVI Marco Melosi, che ha manifestato la piena disponibilità dei medici veterinari liberi professionisti a partecipare alle attività di profilassi secondo le indicazioni e l’organizzazione che le Regioni e i Servizi Veterinari Ufficiali -autorità competenti in sede locale- riterranno opportuno organizzare.

Raccomandazioni del CNR per tutti gli animali da compagnia in ingresso in Italia
- Qualora in possesso di microchip e certificato di vaccinazione antirabbica, gli animali devono essere sottoposti a prelievo ematico per titolazione anticorpi rabbia. Vengano sottoposti ad un periodo di osservazione a destino di 3 mesi, in caso di esito positivo della titolazione, e di 6 mesi in caso di esito negativo della titolazione.
- Qualora non in possesso di microchip e certificato di vaccinazione antirabbica, il CN raccomanda che siano sottoposti immediatamente a riconoscimento con microchip e vaccinazione antirabbica. Vengano pertanto sottoposti ad un periodo di osservazione a destino di almeno 3 mesi.
- i cani vengano tenuti sempre al guinzaglio e provvisti di museruola, i gatti vengano tenuti in ambiente confinato durante tutto il periodo di osservazione.”
Per ridurre i disagi dei cittadini ucraini in ingresso in Italia, la Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari ammette la possibilità di attuare il periodo di osservazione presso il domicilio del proprietario.

Procedura semplificata e quarantena presso il proprietario- I Servizi veterinari pubblici e i Veterinari liberi professionisti eventualmente coinvolti nelle operazioni di regolarizzazione degli animali da compagnia in ingresso dall'Ucraina, sono invitati  "a porre in essere ogni azione utile o procedura semplificata atte a ridurre eventuali disagi derivanti dall’applicazione delle suddette misure ai profughi in ingresso in Italia ivi compresa la possibilità di attuare il periodo di osservazione presso il domicilio del proprietario".

Regolarizzazione dei pets dall'Ucraina- Il Regolamento (UE) 576/2013 per la movimentazione non commerciale di animali da compagnia prevede che l’ingresso da Paesi terzi sia regolato da:
- identificazione con microchip;
- vaccinazione antirabbica;
-
titolazione anticorpi rabbia superiore o uguale alle 0,5 UI/ml eseguita non meno di 3 mesi antecedenti alla data di ingresso nel territorio europeo;

Randagi dall'Ucraina- Il Ministero della Salute è al corrente che diverse associazioni si stanno attivando per far entrare sul territorio italiano cani/gatti provenienti da rifugi/canili posti sul territorio ucraino. Nelle more di eventuali ulteriori indicazione da parte della Commissione europea, "l’introduzione di cani e gatti ospitati nei rifugi/canili e di cani e gatti randagi avente origine Ucraina non è al momento consentita sul territorio nazionale".
Tale approccio - conclude la Direzione generale è stato confermato dalla grande maggioranza degli Stati membri nelle fasi di interlocuzione con la Commissione Europea sull'emergenza ucraina.

pdfNOTA_DGSAF_AGGIORNAMENTO_PETS_DA_UCRAINA.pdf536.54 KB

Foto Economist.com

Pets da Ucraina, Dgsaf: coinvolgere i liberi professionisti


Rabbia in Ucraina, circolazione diffusa, spillover frequenti