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REPORT ANNUALE

In GU i dati sugli animali utilizzati a fini scientifici

In GU i dati sugli animali utilizzati a fini scientifici
Il Ministero della salute, attraverso la propria Banca dati per la sperimentazione animale, ha raccolto e pubblicato le statistiche sulle attività svolte in Italia.
Obbligo di riferire alla Commissione Europea- L'obbligatorieta' per gli Stati membri di trasmettere i dati alla Commissione ( la prima volta entro il 10 novembre 2015 e a seguire con cadenza annuale) è stato introdotto dalla direttiva 2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici, recepita in Italia con il decreto legislativo n.26/2014.

Si tratta delle informazioni statistiche relative all'uso degli animali nelle procedure, comprese le informazioni sull'effettiva gravita' delle procedure e sull'origine e le specie di primati non umani utilizzati. I dati devono riferirsi all'anno in cui si conclude la procedura: per i progetti di durata pari o superiore ai 2 anni, tali dati saranno comunicati nell'anno in cui si verifica il termine della
procedura per quell'animale. Oltre ad aver adempiuto alle disposizioni europee, il Ministero della salute ha pubblicato il report statistico 2015 sulla Gazzetta Ufficiale.

Non raffrontabile il dato sul numero di utilizzi- La rendicontazione si basa sulle istruzioni fornite dalla Commissione Europea, la quale ha introdotto diverse novita' rispetto alla legislazione previgente. In particolare, deve essere rendicontato il numero di volte in cui si utilizza l'animale nelle procedure considerato che, in alcuni casi, lo stesso animale puo' essere utilizzato piu' volte.
Pertanto, il numero degli utilizzi non puo' essere confrontato con il numero totale di animali cosiddetti «naïve», cioe' al primo utilizzo.

La «sofferenza effettiva dell'animale»- E' una ulteriore novità introdotta dalla Commissione Europea nella rendicontazione degli Stati Membri.  La sofferenza 'effettiva' è quella che si ha durante la procedura, valutata caso per caso e non sommata a quella eventualmente subita negli utilizzi precedenti; di conseguenza non sono rendicontati gli animali sentinella, animali soppressi al solo fine di ottenere organi o tessuti e le forme fetali ed embrionali di specie di mammiferi.

Nuove specie animali- Infine, devono essere rendicontate anche nuove specie animali, quali i cefalopodi o gli animali geneticamente modificati quando l'alterazione genetica comporta sofferenza, dolore o disagio.

Quello pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 aprile scorso (dati 2015) è il secondo rendiconto che segue le istruzioni europee. Il primo è stato pubblicato a settembre dell'anno scorso su dati 2014.
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pdfTABELLE_DATI_2015_ANIMALI_UTILIZZATI_PER_FINI_SCIENTIFICI.pdf302.33 KB
Comunicato del Ministero della Salute
Dati relativi al numero di animali utilizzati in Italia ai fini scientifici, nell'anno 2015