• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31295
IN PARLAMENTO

Riduzione antimicrobici: equini fuori dall'eco-schema 1

Riduzione antimicrobici: equini fuori dall'eco-schema 1
"Gli equidi non sono presenti nel sistema ClassyFarm e risulta pertanto impossibile definire il consumo di farmaco a carico di tale specie". Lo afferma il Sottosegretario al Masaf Luigi D'Eramo confermando l'esclusione degli allevamenti equini dalle misure per la riduzione degli antimicrobici previste dal Piano Strategico Nazionale. Tuttavia, il settore "può comunque beneficiare del sostegno della Politica agricola comune".

Ammontano a circa 360 milioni di euro le risorse assegnate all'eco-schema 1 del Piano Strategico Nazionale «Pagamento per il benessere animale e la riduzione di antibiotici». Questo eco-schema si applica soltanto se si dispone di dati relativi al consumo dei farmaci veterinari verificabili attraverso il sistema ClassyFarm. Non è il caso degli allevamenti di equidi, "tuttavia, il settore equino può comunque beneficiare del sostegno della Politica agricola comune". E' quanto risponde il Sottosegretario al Masaf Luigi D'Eramo, rispondendo ad una interrogazione dell'Onorevole Davide Bergamini (Lega) in Commissione Agricoltura alla Camera.

Farmaco utilizzato negli equini- Il Piano Strategico Nazionale che attua le politiche agricole comunitarie prevede di contrastare la resistenza antimicrobica, contribuendo all'obiettivo della riduzione del consumo di farmaci veterinari in allevamento. "Purtroppo, gli equidi non sono presenti nel sistema ClassyFarm e risulta pertanto impossibile poter definire il consumo di farmaco a carico di tale specie". Di qui l'esclusione dall'eco-schema 1, e in particolare dal  livello 1 (riduzione antimicrobici) e dai conseguenti interventi attivabili da parte delle Regioni nell'ambito dello sviluppo rurale. 

Il benessere degli equini- A questo riguardo, l'intervento più importante- ha spiegato il Sottosegretario-  è dato dallo «SRA 30» (azione di miglioramento del benessere animale), finalizzato al sostegno degli allevatori che sottoscrivono una serie di impegni migliorativi delle condizioni di allevamento per la durata fino a 5 anni. Tra gli allevamenti interessati dalla misura rientra anche il settore equino.

Razze equine in estinzione- Il Sottosegretario ha riferito che il PSP 2023-2027 prevede un intervento dedicato, ovvero lo «SRA 14» (sostegno agli allevatori custodi dell'agrobiodiversità), finalizzato a sostenere gli allevatori che si impegnano volontariamente nella conservazione delle razze minacciate di erosione genetica, con una dotazione complessiva di 105 milioni di euro. Tra le razze in questione è compreso anche il Cavallo del Catria citato dall'interrogante, di cui in Italia si contano circa 28mila esemplari.

Allevamenti equini a rischio- Secondo l'On Bergamini, essendo l'allevamento degli equini praticato, in gran parte, nelle zone rurali a minor reddito, si profilano rischi di tenuta del settore e di spopolamento nelle zone montane marginali. "Il decremento delle risorse destinate all'ippicoltura- afferma-  potrebbe indurre molti allevamenti a ridurre il numero dei capi di razza equina o, addirittura, spingerli alla chiusura".