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CONSIGLIO DI STATO

Regolamento polizze, Mise lavora a nuovo decreto

Regolamento polizze, Mise lavora a nuovo decreto
L'obbligo di assicurazione è uno strumento "indispensabile" per il Consiglio di Stato che però rinvia al mittente il regolamento-polizze proposto dal Mise. Pubblicato il parere interlocutorio che boccia il decreto attuativo della legge sulla responsabilità professionale sanitaria. Nonostante l'intesa in Conferenza Stato-Regioni, il testo difetta nel metodo e nei contenuti. L'analisi di Palazzo Spada.


A distanza di cinque anni dall’approvazione della legge Gelli-Bianco è "necessario completare il quadro normativo per rafforzare la sicurezza delle cure". Il Consiglio di Stato incalza il Ministero dello Sviluppo Econmico, ma sospende il giudizio sulla bozza di regolamento predisposta dal Ministero dello Sviluppo Economico. Nonostante il via libera della Conferenza Stato Regioni, il regolamento non soddisfa i consiglieri di Palazzo Spada che pubblicano in proposito il parere interlocutorio reso il 17 giugno scorso.

La Legge sulla responsabilità sanitaria attende un regolamento attuativo che definisca requisiti, massimali e modalità operative delle polizze, rese obbligatorie per tutti gli esercenti le professioni sanitarie, liberi professionisti e strutture sanitarie pubbliche e private. Per il Consiglio di Stato, si tratta di "un provvedimento di notevole rilievo".

Obbligo di assicurazione- Per il Consiglio di Stato l'obbligo assicurativo delle strutture sanitarie e degli esercenti le professioni sanitarie è uno strumento "indispensabile, al servizio degli individui e della collettività in primo luogo come garanzia degli utenti danneggiati, ma anche per favorire la migliore utilizzazione delle buone pratiche clinico-assistenziali” previste dalla legge 24/2017.
Ma l'obbligo deve rispondere a criteri di efficacia e "richiede la sua compatibilità con l’equilibrio finanziario delle strutture sanitarie pubbliche e private e l’ampliamento del numero delle imprese assicurative operanti nel settore. Due condizioni che il Consiglio di Stato non ravvisa nel testo predisposto

Formazione e operatività delle coperture- Rispetto alle prime bozze, dall'ultima versione del regolamento è stata cancellata l'iniziale previsione di subordinare al completamento del triennio formativo (31 dicembre 2022) la data di decorrenza di alcune clausole di operatività delle coperture. Il decreto MinSal-Mise è applicabile a tutti i professionisti della sanità distinguendosi in questo dalla norma recentemente approvata con il Decreto PNRR (articolo 38-bis) che subordina il conseguimento del 70% dei crediti formativi all'efficacia delle coperture. Questa norma, avulsa dalla Legge Gelli-Bianco, rimanda al personale impiegato per l'attuazione del capitolo "Salute" del Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza. A questo riguardo il Consiglio di Stato non avanza considerazioni. Lo ha fatto invece ANIA, l'Associazione Nazionale delle Imprese Assicuratrici, lamentando " mancanza di completezza e chiarezza dell’articolo concernente le eccezioni opponibili, in quanto non sono indicate le eccezioni previste dal codice civile e quella relativa al completamento al 70 per cento della formazione continua di cui all’articolo 38 bis del decreto-legge n. 152 del 2021".

Le consultazioni sulla bozza di regolamento hanno avuto luogo dalla seconda metà del 2019 fino al 2021, anche se osservazioni sono pervenute nel corso dei primi mesi del 2022. I temi che hanno destato motivo di maggiore approfondimento sono stati il rapporto tra copertura assicurativa e sistema di auto-ritenzione del rischio (soprattutto con riferimento alla disciplina delle eccezioni contrattuali), l’introduzione di una forma di bonus-malus e il sistema di valutazione dei fondi.

La Sezione fa propri i rilievi del Nucleo AIR sulle modalità di consultazione da parte del Mise. Inoltre, il testo inviato a Palazzo Spada non centra gli obiettivi generali e specifici del decreto: diffusione delle polizze sanitarie, aumento del numero di coperture assicurative, ingresso di nuovi soggetti nel mercato assicurativo sanitario,  ricorso più efficace ai sistemi di auto-ritenzione del rischio.

Il Consiglio di Stato suggerisce di inserire una norma per il monitoraggio periodico dei risultati raggiunti.

Proposte di riforma della legge Gelli-Bianco

Regolamento polizze: non c'è obbligo formativo

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