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DECRETO MILLEPROROGHE

Veterinari in quiescenza, tre mesi non bastano

Veterinari in quiescenza, tre mesi non bastano
E' "insufficiente" una proroga di tre mesi per il ricorso ai dirigenti veterinari in quiescenza. Per la Commissione Affari Sociali la proroga andrebbe "ragionevolmente aumentata" fino al 31 dicembre 2022. La carenza di sanitari è "un dato consolidato". Differimento in vista anche per la norma sulle polizze assicurative delle professioni sanitarie e per l'impiego di animali utilizzati a scopi scientifici. Interventi dell'On Carnevali (PD) e Sarli (Misto).

Non bastano tre mesi di proroga per il dirigenti medici e veterinari in quiescenza. La possibilità di ricorrere a questo personale dovrebbe essere estesa a tutto il 2022. Lo chiede la Commissione Affari Sociali della Camera nel suo parere sul Milleproroghe. E' stata l'Onorevole Elena Carnevali (PD) a farsi promotrice del parere, approvato da tutta la Commissione, con l'intento di "sanare situazioni critiche alle quali non è stato possibile fornire una risposta in sede di approvazione della legge di bilancio". Fra queste, la proroga dell'utlizzo di . personale sanitario in quiescenza per fare fronte all'emergenza sanitaria.
"Fortunatamente - ha dichiarato la deputata Carnevali- si sta prendendo atto della necessità di disporre di un livello adeguato di personale, anche a prescindere dall'attuale fase pandemica, per assicurare la piena funzionalità del Servizio sanitario nazionale".

Il decreto Milleproroghe mantiene in via transitoria la possibilità di conferire incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, a dirigenti medici, veterinari e sanitari collocati in quiescenza. Resta ferma la possibilità di cumulo tra remunerazione dell'incarico e trattamento pensionistico. La possibilità di proroga è ammessa nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente e nel rispetto dei limiti vigenti di spesa del Servizio sanitario regionale. Il conferimento degli incarichi è subordinato alla verifica dell'impossibilità di assumere personale. Il decreto indica un termine al 31 marzo 2022, considerato "insufficiente" dalla Commissione Affari Sociali che propone il 31 dicembre 2022.

Animali a fini scientifici- Con una modifica all'articolo 42 del decreto legislativo n. 26 del 2014, viene sospeso fino al 30 giugno 2022 il divieto di utilizzare animali nelle ricerche sugli xenotrapianti (costituiti dai trapianti di uno o più organi effettuati tra animali di specie diverse) e alle ricerche sulle sostanze d'abuso (per testare possibili effetti di sostanze quali alcol, droghe e tabacco). Per la Commissione si tratta di un periodo di sospensione "inadeguato", ribadendo però la necessità di individuare una "soluzione definitiva", in modo da "consentire ai ricercatori di programmare le loro ricerche con un orizzonte temporale ampio". La sospensione in questione rappresentano una deroga a divieti congelati a mezzo di ripetute proroghe legislative.

In proposito, l'On Doriana Sarli (MISTO) è intervenuta per segnalare che una norma identica è contenuta anche nella legge europea 2019-2020, in vigore il 1° febbraio prossimo. L'inserimento nel decreto-legge «proroga termini» si spiega con l'esigenza di "evitare che rimanga scoperto il mese di gennaio 2022". L'On Sarli ha dichiarato di condividere l'opportunità di individuare una soluzione definitiva, pur precisando che - a suo avviso- " dovrebbe essere reso finalmente operativo il divieto di utilizzo di animali per xenotrapianti e ricerche sulle sostanze da abuso".

Nel parere approvato dalla XII Commissione figura anche il rinvio al triennio 2026-2028 della norma che rende inefficaci le coperture assicurative nei confronti degli esercenti le professioni sanitarie che non abbiano conseguito almeno il 70% dei crediti formativi.