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DAL PRESIDENTE FNOVI

Il nostro ruolo di Ordini e di Medici Veterinari

Il nostro ruolo di Ordini e di Medici Veterinari

Il documento “Quattro parole per quattro anni” presentato al Consiglio Nazionale FNOVI dal Presidente Gaetano Penocchio è un invito a fare una riflessione generale sul ruolo ordinistico e sulla professione veterinaria ai tempi del Covid: la carica ordinistica "deve vestire i panni dell'interesse pubblico generale". Essere essenziali "è una responsabilità permanente e attiva di fronte al Paese".


Osservata sotto “la lente chiara della funzione ordinistica" la professione veterinaria può ritrovare "un nuovo slancio identitario, di ruolo, di scopo e priorità". E' l'esortazione che il Presidente della FNOVI, Gaetano Penocchio, ha rivolto agli Ordini del nuovo mandato 2021-2024 nel suo manifesto augurale, in occasione della prima assemblea dei Presidenti provinciali. Il manifesto puntualizza il ruolo ordinistico e della professione veterinaria in apertura di un nuovo anno, che "chiama la società umana globale e i singoli individui ad un reset di identità, di ruolo, di scopo e di priorità”.

Il “giuramento” degli Ordini- A tre anni dalla sua entrata in vigore, la Legge di riferimento degli Ordini delle professioni sanitarie ”contiene una sorta di formula di giuramento che le cariche direttive ordinistiche pronunciano idealmente davanti allo Stato e agli iscritti e che inizia proprio con una dichiarazione di identità: Gli Ordini e le relative Federazioni nazionali sono enti pubblici non economici e agiscono quali organi sussidiari dello Stato al fine di tutelare gli interessi pubblici, garantiti dall'ordinamento, connessi all'esercizio professionale".

L’Ordine e l’interesse generale- "L'eletto deve spogliarsi del proprio particolare e vestire i panni dell'interesse pubblico generale. Devono fare altrettanto, in quanto membri del medesimo corpo ordinistico, i singoli iscritti". Qual è l'interesse generale? "È l'interesse dello Stato e del Paese ad avvalersi di una professione medico-veterinaria esercitata "al fine di garantire la tutela della salute individuale e collettiva. Il nostro ruolo di Ordini e di Medici Veterinari è questo- afferma il Presidente Penocchio-  Non possiamo quindi esimerci da una riflessione sulle forme in cui l'abbiamo esercitato durante la pandemia e su come dovremo continuare ad esercitarlo in futuro".

Essere essenziali- “La natura essenziale e indifferibile delle attività veterinarie- osserva Penocchio -ha visto lo Stato assegnare alla nostra professione, con grande coerenza giuridica, la posizione che le appartiene. Tuttavia, occorre una presa d'atto più consapevole e trasformativa di questa "essenzialità", duratura e post-emergenza”. Affermare che siamo una professione essenziale- prosegue- “non può esaurirsi in un compiaciuto auto- apprezzamento. Essere "essenziali" è una responsabilità permanente e attiva di fronte al Paese”.

Ad un passo da noi- L'Organizzazione Mondiale della Sanità avverte che il 60% delle malattie infettive emergenti sono zoonosi, che il 75% dei nuovi patogeni umani ha una origine animale, che le zoonosi emergenti sono "una crescente minaccia di salute pubblica" soprattutto nel Mediterraneo orientale. “Cioè a un passo da noi” fa notare Penocchio, che conclude: dobbiamo riflettere su come abbiamo inciso sulla salute individuale e collettiva, scavando a fondo il principio "one health" oltre lo slogan di comodo”.

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