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87° SESSIONE DI PARIGI

Assemblea generale OIE: tre risoluzioni per l'Italia

Assemblea generale OIE: tre risoluzioni per l'Italia
Accordi di collaborazione e riconoscimenti per gli Istituti Zooprofilattici italiani. "Risultati importanti" per il Ministero della Salute italiano, sostenitore e finanziatore dell'Organizzazione Mondiale della Sanità Animale. Video-messaggio del Ministro Giulia Grillo. Istituito un Osservatorio OIE per il rispetto degli standard sanitari nel commercio internazionale.

L’87° Assemblea Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (OIE) si è chiusa a Parigi con l'adozione di tre "importanti risoluzioni" che riguardano da vicino l'Italia in fatto di sanità e benessere animale e di sicurezza degli scambi commerciali. All'Italia, Paese fondatore dell'OIE, l'Assemblea ha rivolto "un ringraziamento particolare per il sostegno economico diretto all’OIE e per il contributo degli istituti Zooprofilattici Sperimentali", premiati da importanti riconoscimenti.

Tre risoluzioni per l'Italia- Con la prima, l'OIE ha riconosciuto l’Istituto Zooprofilattico del Lazio e della Toscana (CRAIE) come Centro di referenza OIE per l’anemia infettiva equina. Approvata con altre due risoluzioni ad hoc, la nascita di nuovi centri di collaborazione: uno sul benessere animale e uno per la salute dei mammiferi marini.
Il nuovo centro di collaborazione per il benessere animale è il frutto di un consorzio tra il centro di collaborazione per la formazione, l’epidemiologia, la sicurezza alimentare e il benessere animale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise e il centro svedese per il benessere animale (SCAW)
Il centro di collaborazione  per la salute dei mammiferi marini nasce invece dal consorzio tra il Centro già attivo presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, della Liguria e della Valle d’Aosta (CREDIMA) e l’Università spagnola di Las Palmas Gran Canaria (ULPGC)

Cooperazione e incontri bilaterali- La rimozione degli ostacoli alle esportazioni di prodotti di origine animale è stato uno dei principali termi al centro dei consesso internazionale-  che ha portato alla decisione di istituire un Osservatorio OIE che promuoverà il rispetto degli standard sanitari, nel commercio internazionale, da parte dei Paesi aderenti.
La sessione generale ha visto anche una serie di  incontri bilaterali tecnici tra i Capi dei servizi veterinari sui temi dell’export e della cooperazione scientifica. Il Capo dei servizi veterinari Italiani, Borrello ha incontrato, tra gli altri il CVO della federazione Russa e del Giappone, oltre che i Direttori del Ministero dell’Agricoltura e dell’Agenzia delle dogane cinesi (GACC). Di rilevanza strategica per lo sviluppo di nuovi progetti scientifici e di cooperazione, l’incontro tra il Direttore Borrello, i direttori degli IIZZSS e la Direttrice generale dell’OIE, Monique Eloit.

In rappresentanza dell’Italia, ha partecipato il Delegato italiano presso l’OIE, Silvio Borrello, Capo dei servizi veterinari e Direttore generale della sanità animale e dei farmaci veterinari del ministero della Salute. Il Ministro Giulia Grillo ha inviato un video messaggio nel quale ha ribadito l’impegno del nostro Paese a combattere, al fianco dell’Organizzazione, le grandi malattie del bestiame attraverso il contributo tecnico-scientifico degli Istituti Zooprofilattici e dei Centri di collaborazione e Laboratori di riferimento OIE.

OIE a Catania nel 2020- A novembre del prossimo anno, l’Italia  ospiterà a Catania, la Conferenza della Commissione dell’OIE e i rappresentanti di 53 Paesi della Regione Europa.

Tutti gli impegni dell'87° sessione generale - I Paesi dell'OIE si impegnano a rispondere alle sfide sanitarie di oggi e di domani, proteggendo gli animali e i mezzi di sostentamento delle famiglie che dipendono da loro, adottando diverse risoluzioni. Dai nuovi standard internazionali OIE adottati, all'impatto di fattori esterni nei servizi veterinari, allo stato attuale della situazione sanitaria globale con particolare attenzione alla devastante peste suina africana, allo stato di malattia ufficiale riconosciuto e ad un aggiornamento sul lotta contro la resistenza antimicrobica. (approfondimenti qui)