Due anni di tempo per individuare i dati utili al Sistema Informativo Nazionale per la Epidemio-Sorveglianza, per definire come rilevarli e come elaborarli in vista della categorizzazione degli allevamenti. Obiettivo: 2021, l'anno in cui entrerà in vigore la nuova Legge Europea di Sanità Animale.
L'Open Day sul Classyfarm ha segnato "un punto di partenza verso la piena attuazione del DM 7 dicembre 2017". Così il Direttore Generale della Sanità Animale Silvio Borrello, che ieri, all'Auditorium del Ministero della Salute, ha tracciato la road map del futuro Sistema Informativo Nazionale per la Epidemio-Sorveglianza: il biennio 2019-2020 sarà dedicato alla valutazione di tutte le informazioni utili al Sistema, sia quelle provenienti dal controllo ufficiale sia quelle rilevate in autocontrollo aziendale.
La road map 2019-2020- Nei prossimi due anni si farà l'inventario delle informazioni disponibili e rilevabili e ad analizzarne la valenza rispetto alle finalità indicate dal decreto 7 dicembre 2017; contestualmente verrà definita l'appropriatezza delle check list- oggi solo abbozzate - che saranno lo strumento di rilevazione e di alimentazione del Sistema.
Il programma 2019-2020 sarà svolto "con il concorso di tutti"- ha ribadito il Dg Borrello- "in un confronto costante con gli operatori".
Nel 2019, i dati messi a disposizione "non saranno utilizzati per la categorizzazione del rischio"- ha precisato il Direttore Generale. Le informazioni acquisite, diverse per fonti e tipologia, daranno una rappresentazione della capacità e della potenzialità informativa degli allevamenti. Si tratterà di definire una "linea di base" dei dati prodotti e significativi per le finalità del Sistema.
Categorizzazione nel 2021, l'anno della Animal Health Law- Alla categorizzazione si arriverà nel 2021, quando entrerà in vigore il Regolamento UE 2016/429 ( c.d. Animal Health, una delle fonti giuridiche del DM 7 dicembre 2017) e che dal 21 aprile 2021 sarà obbligatorio, e direttamente applicabile agli Stati membri. Concorreranno alla categorizzazione sia i dati ufficiali sia i dati in autocontrollo.
"I primi responsabili non sono i Veterinari Aziendali- ha precisato il Dg Borrello- ma gli OSA". E' agli Operatori del Settore Alimentare che la legislazione nazionale ed europea impone obblighi e compiti. Eventuali non conformità? Dovranno essere segnalate dal Veterinario Aziendale all'OSA stesso affinchè questi li rimuova.Il Veterinario Aziendale "è un facilitatore, che aiuta l'OSA ad adottare le misure sanitarie". "Non scatta nessuna auto-denuncia- ha concluso Borrello- cosa nemmeno ammessa dalla legislazione".
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