• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31274
ANMVI LOMBARDIA

Regolamento "in linea con l'evoluzione uomo-animale"

Regolamento "in linea con l'evoluzione uomo-animale"
Critiche alla Regione Lombardia che si appresta a consentire l’accesso di animali d'affezione negli ospedali e nelle case di cura.  ANMVI Lombardia: la norma segue l'evoluzione del rapporto uomo-animale. Nessun rischio con accesso regolamentato e animali ammessi previa valutazione del Medico Veterinario.
“ Approvare presto il Regolamento regionale che attua la legge sulla tutela animale e il controllo del randagismo”. Francesco Orifici, Vice Presidente di ANMVI Lombardia e componente della Consulta Randagismo della Regione Lombardia auspica un iter celere “senza che il testo”- approvato dalla Commissione regionale Sanità- “perda per strada due articoli che non sono sicuramente una pericolosa innovazione, ma la risposta responsabile a sollecitazioni che giungono da una Società in continua evoluzione”.

Il riferimento è alle norme che consentono l’accesso di animali d'affezione nelle strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private, criticate dal parlamentare veterinario Paolo Cova (PD).

“Non crediamo, da Medici Veterinari che hanno fra le proprie competenze anche la tutela della sanità pubblica che con l’accesso di animali d’affezione non possa più essere tutelata la salute dei pazienti umani della Lombardia”- commenta Orifici. Al contrario- aggiunge- crediamo che l’errore stia nel non aver presente l'evoluzione che il rapporto uomo-animale ha subito negli ultimi decenni”. Gli animali domestici nella nostra Società “hanno conquistato un ruolo davvero importante e spesso rappresentano il più importante legame affettivo per molte persone. Basti pensare agli anziani, sempre più spesso soli per gran parte della loro giornata- prosegue il Vicepresidente di ANMVI Lombardia- e sono proprio loro, i nostri genitori o i nostri nonni, donne e uomini per i quali una carezza o uno sguardo di un animale rappresentano ogni giorno il motivo per un sorriso o lo sprone ad uscire per una passeggiata”.

Il rappresentante dell’ANMVI cita la 'pet therapy' e ricorda che in letteratura “decine di studi testimoniano che con la presenza di animali in casa migliorano sensibilmente le aspettative di vita dei loro proprietari, diminuiscono i rischi legati a malattie cardiovascolari e diminuisce persino la frequenza di patologie allergiche ed asmatiche nei bambini. Naturalmente – conclude- nessuno pensa di far entrare gli animali senza rigorosi accorgimenti e senza che il tutto passi sotto lo stretto controllo sia dei Medici che del Personale Infermieristico, previa una accurata valutazione sanitaria da parte dei Medici Veterinari”.

Cosa prevede il Regolamento - Il testo-approvato dalla Commissione Sanità del Consiglio regionale della Lombardia- definisce criteri e condizioni che subordinano l’accesso a limitazioni stabiliti dalle strutture stesse in base alla valutazione dei rischi, oltre che alle caratteristiche logistiche e ambientali degli spazi.
Inoltre, il Regolamento lascia proprio alle strutture sanitarie di individuare anche eventuali zone off limits per gli animali d’affezione dei degenti. E in ogni caso, devono sempre essere assicurate le necessarie misure igienico-sanitarie oltre ad una informazione e formazione del personale.