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OPERAZIONE AVE LUPO

Maxitruffa ibridazioni: incroci proibiti e pericolosi

Maxitruffa ibridazioni: incroci proibiti e pericolosi
Chiusa l'indagine sulle ibridazioni di cane lupo cecoslovacco con lupo selvatico. Oltre 200 esemplari pagati fino a 5 mila euro: resteranno con i proprietari. Alle indagini hanno contribuito anche medici veterinari. L'ENCI si costituirà parte civile. Il comunicato del CUTFAA.
Dopo l'inchiesta "Ave Lupo" sulle ibridazioni di cani di razza lupo cecoslovacco con lupi selvatici, l’ENCI si costituirà parte civile "per la tutela dei legittimi interessi dei suoi iscritti".
Lo riferisce una nota dell'Ente, al termine di "un meticoloso lavoro di collaborazione tecnica, durata diversi anni, offerta agli investigatori del Servizio CITES del Corpo Forestale dello Stato, oggi confluito nel Comando Unità Tutela Forestale Ambientale ed Agroalimentare Carabinieri" (CUTFAA).
"Avendo come scopo prioritario la tutela delle razze canine", l’ENCI ringrazia gli investigatori per l’attività svolta. La nota aggiunge che- in occasione della conferenza stampa ufficiale del 14 gennaio scorso- indetta dagli inquirenti al termine delle indagini, l’ENCI è stato invitato ed è stato sottolineato l’importante lavoro realizzato in stretta collaborazione.
Ulteriori iniziative - conclude l'ENCI- potranno essere assunte dal Consiglio Direttivo e dall’Ufficio Centrale del Libro per le relative competenze.

"Incroci pericolosi"- Dall'indagine è emerso che sono giù stati venduti 229 esemplari di lupo cecoslovacco. Gli animali sono stati lasciati ai proprietari, ma due venditori sono stati già condannati."I lupi - ha spiegato all'ANSA il colonnello Daniela Piccoli - venivano prelevati illegalmente nella zona dei Carpazi, nei paesi scandinavi o in Nord America per essere incrociati, con cani da Lupo Cecoslovacco selezionati, per ottenere un patrimonio genetico nuovo e capace di dare origine a esemplari di grande bellezza e più resistenti a disfunzioni e malformazioni ossee, in violazione dei disciplinari stabiliti dall'Ente Nazionale della Cinofilia Italiana (Enci)". Questa - aggiunge - è una operazione di prevenzione, nella quale crediamo molto, e di tutela verso i proprietari ignari di acquistare a caro prezzo animali potenzialmente aggressivi, frutto di incroci pericolosi. E ci permette anche di rendere gli appassionati consapevoli del rischio".

Fondamentale - spiega il comunicato del Comando- è stato l’utilizzo di tecniche di identificazione genetica approntate dall’ISPRA (ex Istituto Nazionale Fauna Selvatica), l’intervento di veterinari e zoologi qualificati e del personale dei Carabinieri forestali, espertoin materia CITES.

Accoppiamento proibito-In Italia è proibito l'accoppiamento di animali domestici con quelli selvatici ed è vietato detenere lupi fino alla quarta generazione in assenza delle prescritte autorizzazioni poiché considerati specie protetta dalla CITES.La pratica dell’accoppiamento tra cani e lupi è vietata non solo in Italia ma anche nella Repubblica Ceca, in quanto considerata
rischiosa in ragione dell'indole e della natura aggressiva riscontrate in taluni esemplari ibridati.

Le pene per le condotte contestate sono quelle stabilite dalla normativa CITES (arresto e ammenda) e dal Codice Penale per il reato di falso ideologico e frode in commercio.

La truffa dei cuccioli di cane incrociati con lupi americani


Nella foto (Proto) un esemplare di lupo cecoslovacco incrociato con un lupo selvatico