La protezione degli animali allevati- in particolar modo nelle specie soggette a specifica norma comunitaria- obbedisce a criteri economici, sanitari, etici, di sicurezza e di qualità alimentare. Alla loro corretta gestione lungo le diverse filiere, incluse le attività di trasporto, è dedicata l'odierna sessione degli stati generali convocati dalla Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari in collaborazione con il Centro di Referenza dell'Izsler. Ampia la portata degli interventi in programma, enll'ambito di una cornice normativa di preponderante derivazione unionale.
Il benessere animale è un criterio di 'condizionalità' nella Politica Agricola Comune, che - è in base al nuovo Regolamento 809/2014 ammette al pagamento di aiuti e misure di sostegno comunitari solo animali gestiti in base a requisiti rispettati e controllati dagli operatori e dalle autorità competenti. Il nesso fra 'condizionalità' e sanità animale è stato anche sancito dalla nuova Animal Health Law, in vigore in tutta Europa fra pochi giorni (Regolamento 2016/429). Per l'evidente legame fra benessere animale e risvolti faunistico-ambientali, la sessione ha previsto la partecipazione anche del Ministero dell'Ambiente e delle Politiche Agricole; fra i temi approfonditi dalla conferenza figurano la gestione delle specie pericolose e delle specie esotiche invasive, disciplinate per la prima volta nell'Unione dal Regolamento 1143/2014.
Il ruolo del medico veterinario in azienda zootecnica primaria, sede di origine della filiera fino alla tavola, risulta sempre più improntato a una gestione di prevenzione delle malattie nella quale il benessere ha un ruolo di cruciale importanza. "In considerazione delle competenze che il veterinario aziendale va acquisendo- dichiara Marco Colombo in veste di relatore alla conferenza- nell’ambito del proprio lavoro e la Animal Health Law, che entrerà in vigore in tutta Europa a breve, e che prevede un rafforzamento nelle azioni in allevamento:visite sanitarie regolari, integrazione tra veterinaria privata e pubblica, gestione del farmaco, sorveglianza epidemiologica, prevenzione e biosicurezza". Secondo Colombo,che in ANMVI ricopre la Vicepresidenza al settore degli animali da reddito, i tempi sono quindi maturi per "arrivare all'ingresso di questa figura in un sistema integrato della Veterinaria che abbia come principio inspiratore la gestione del rischio sanitario e come obiettivo l’incentivazione delle produzioni di qualità di cui il nostro paese è esempio".
Sul Veterinario Aziendale è previsto anche un intervento del Presidente della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva, Antonio Sorice, che ha sottolineato che la lotta all'antibiotico resistenza, alla luce dei dati sull'impiego in ambito nazionale, "deve trovare soluzioni anche in collaborazione con la medicina umana". La Conferenza- che proseguirà domani con approfondimenti legati all'uso ai fini scientifici degli animali e alla ricerca di metodi alternativi è improntata alla condivisione di esperienze dirette, alla presentazione di progetti innovativi, all’analisi di problemi pratici e alla formulazione di proposte operative. A questo riguardo il Direttore Generale della Sanità Animale Silvio Borrello ha annunciato l'elaborazione di un piano triennale per il quale sono attesi contributi da tutti gli addetti ai lavori attraverso una casella di posta elettronica che verrà comunicata e resa disponibile allo scopo.
Pagina web del Ministero della Salute dedicata alla Conferenza nazionale sul benessere animale
Seconda giornata della Conferenza nazionale sul benessere animale: gli animali da allevamento