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INIZIATIVE IN FRANCIA E IN EUROPA

BTV8 in Francia, verso un accordo con l'Italia

BTV8 in Francia, verso un accordo con l'Italia
Da alcune settimane la Francia è interessata dalla circolazione del sierotipo 8 del virus della Blue Tongue. Aumentano i dipartimenti interessati da focolai. Gli allevatori chiedono misure urgenti al Ministero francese e ripensamenti di strategia a Bruxelles. Dopo il protocollo con la Spagna se ne annuncia uno con l'Italia. Questo virus non è lo stesso presente in Italia.
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Sono 9 i dipartimenti francesi colpiti dalla febbre catarrale degli ovini, dopo il primo focolaio di Allier -dichiarato l'11 settembre - che ha bloccato quasi tutti i movimenti di bestiame all'interno della zona regolamentata così come il commercio e l'esportazione. Ma l'indagine epidemiologica condotta nelle ultime settimane sta rivelando una scarsa diffusione e una bassa prevalenza del virus, sostengono allevatori e veterinari, che hanno chiesto di deregolamentare i territori, semplificare gli scambi,  maggiore flessibilità nell'adozione delle misure di intervento e disponibilità di vaccini. Il blocco della movimentazione di capi ha interessato in un raggio di 150 chilometri dal focolaio, con immediate ripercussioni economiche.

Per far fronte ad una "insostenibile situazione" allevatori e  veterinari  francesi (GDS Group de Défense Sanitaire) hanno scritto al Ministro dell'Agricoltura e il 9 ottobre scorso, con decreto, hanno ottenuto la modifica della mappa delle zone sottoposte a protezione e sorveglianza. Il decreto entra in vigore oggi e un decreto prefettizio è incaricato di dare attuazione ai provvedimenti ministeriali.
Si tratta di un risultato conseguente alla sorveglianza, già svolta all'80% sulla tabella di programmazione prevista- sostiene il GDS. Il monitoraggio clinico ha portato a diversi casi sospetti senza conferme nel corso dell'ultima settimana. Inoltre, la vaccinazione contro il virus BTV8 continua a ritmo sostenuto: 900 000 dosi sono state distribuite ai veterinari per la vaccinazione di 450.000 animali (i dati sono del 9 ottobre).

Ripercussioni sull'Italia- La Francia ha siglato un accordo con la Spagna ed uno con l'Italia è annunciato a giorni. L'Italia ha registrato difficoltà nell'approvvigionamento di capi da ristallo, a seguito dell'emergenza blue tongue scoppiata in Francia nel dipartimento dell'Allier, che rappresenta il principale bacino di produzione delle razze da carne francesi.
Per l'Italia, che con la Francia ha un intenso rapporto commerciale per l'approvvigionamento di vitelli da ingrassare nelle nostre stalle, il problema assume sia connotati sanitari, sia mercantili. L'ingresso del ceppo 8 della Blue Tongue nel nostro Paese - fa notare il sito specializzato agronotizie.it- complicherebbe a dismisura il già difficile programma di eradicazione della malattia. Per questo motivo le nostre autorità sanitarie hanno allertato Regioni e Provincie autonome per conoscere tutte le movimentazioni di animali avvenute negli ultimi 60 giorni dai dipartimenti francesi interessati dalla malattia. Oltre a ciò tutti gli arrivi di animali sensibili al virus provenienti dalla Francia saranno ora sottoposti ad attenti controlli per escludere la presenza della Blue Tongue.
Inevitabili le ripercussioni sul commercio di animali vivi e in particolare dei bovini da ingrasso. Per quelli provenienti dalle zone del Massiccio Centrale il blocco proseguirà sino a quando non si avrà la certezza che il virus è stato debellato. Il risultato potrebbe essere un aumento dei prezzi degli animali da ingrasso, con il conseguente aumento dei costi di produzione della carne bovina in Italia. Per un settore già stretto nella morsa di un mercato a prezzi calanti, lo scenario che potrebbe aprirsi è quello di un'approfondimento di una crisi che già oggi è per molti allevamenti insostenibile.

Consultazioni in corso- In questi giorni le autorità francesi hanno fatto il punto della situazione epidemiologica in Francia e in Europa insieme allo staff tecnico della Commissione Europea; dai colloqui di Bruxelles è emerso un confronto approfondito sulla situazione in corso e sulle modalità di gestione, attuali e future, della malattia.
Proprio oggi il Consiglio Nazionale per l'Orientamento delle Politiche Sanitaire Animali e Vegetali (CNOPSAV) si riunisce per impostare la strategia di breve e medio termine.

Dall'indennità all'emergenza- Nel 2014 e nel 2015, diversi Stati-membri dell'UE (Grecia, Italia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Cipro, Croazia, Serbia, Bosnia-Erzegovina) e di altri territori di confine (Turchia, i Balcani) sono stati colpiti dal sierotipo 4 della Blue Tongue. "In assenza di una campagna di vaccinazione intensa e coordinata nella maggior parte di questi paesi, il virus si è diffuso rapidamente"- osserva una nota dell'AFSA, l'Agenzia Federale per la Sicurezza Alimentare  francese, che rimarca: ""Questo virus non è lo stesso del sierotipo del virus 4 che scorre attraverso il Mediterraneo, il Nord Africa, la Spagna, il Portogallo e l'Italia. La Francia era stata dichiarata indenne da FCO (Febbre Catarrale degli Ovini) nel 2012.

Aggiornamenti sul sito governativo del Dipartimento di Allier
Tutte le notifiche della Francia all'OIE (numero di casi e di capi)
BTV8 in Francia, indicazioni operative del Ministero della Salute a Regioni e UVAC