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SICUREZZA ALIMENTARE

Vegetali sicuri: soglia residui scesa sotto l'1%

Vegetali sicuri: soglia residui scesa sotto l'1%
Frutta (soprattutto mele) e ortaggi (pomodori in cima) sono gli alimenti più campionati dal Ministero della Salute per i residui di fitosanitari. La dieta nazionale di ortofrutta, cereali e baby food è coperta da un "elevato livello di protezione". Fitosanitari sotto osservazione anche nel biologico. Bambini e vegetariani "gruppi vulnerabili".

Elaborazioni sull'ortofrutta, ma anche sui cereali, sui baby food (come i succhi di frutta) e su alcuni prodotti trasformati, quali olio e vino, costituenti importanti della dieta italiana e mediterranea. A pubblicarle è il Ministero della Salute (Dipartimento di sanità pubblica veterinaria) con il Rapporto annuale sui controlli ufficiali sui residui di fitosanitari negli alimenti (risultati anno 2012). Complessivamente, come per gli scorsi anni, i risultati dei controlli ufficiali italiani continuano ad essere in linea con quelli rilevati negli altri Paesi dell'Unione Europea e indicano un elevato livello di protezione del consumatore. Ministero e Assessorati regionali sono riusciti a raggiungere l'importante obiettivo di portare la soglia dei superamenti ai limiti massimi di residui al disotto dell'1 %. Si tratta di un duplice risultato evidenziato dal Rapporto.

Il bilancio relativo alla presentazione dei dati del Piano nazionale per l'anno 2012 ed alla partecipazione dei Laboratori e delle Strutture territoriali del S.S.N. continua ad essere soddisfacente ed offre un quadro complessivo ampio e rispondente agli obiettivi sanitari preposti in materia di controllo ufficiale dei prodotti alimentari sia in Italia che in ambito comunitario.
Globalmente, risulta che sono stati analizzati 8294 campioni di frutta, ortaggi, cereali, olio, vino, baby food e altri prodotti. Di cui 33 sono risultati non regolamentari, con una percentuale di irregolarità estremamente contenuta, pari all' 0.4%.

La dieta italiana, mediterranea e internazionale - I dati del controllo ufficiale sono utilizzati  per ricavare una stima dell'assunzione giornaliera dei residui di prodotti fitosanitari con la dieta in Italia, che oltre a frutta, verdura e cereali annovera una vasta gamma di produzioni: trasformati di frutta, trasformati di ortaggi, trasformati di cereali, frutti oleaginosi , legumi da granella, legumi da granella trasformati, piante da zucchero, semi oleaginosi, semi oleaginosi trasformati , succhi di frutta, succhi di ortaggi, the, caffè, erbeinfusionali- cacao, ecc.


Ortofrutta
- Confrontando i dati relativi al 2012 con quelli degli anni precedenti, risulta evidente come la percentuale di irregolarità negli ortofrutticoli abbia subito un progressivo decremento  passando dal 2,3% del 1995 al 0,5 % del 2012. Il numero di campioni di ortofrutticoli con residui superiori ai limiti massimi di residui è risultato pari a 30 (16 di frutta e 14 di ortaggi) con una percentuale di irregolarità uguale a 0.5%.
Sono considerati irregolari i campioni che superano i limiti massimi di residui (LMR) stabiliti dal Regolamento comunitario 396/2005. Tali limiti sono fissati tenendo conto di tutte le categorie di consumatori compresi i gruppi vulnerabili, i bambini e i vegetariani e comprende tutte le diete esistenti in Europa compresa la dieta internazionale. I valori di LMR sono stati fissati secondo una valutazione fatta dall' EFSA usando modelli di calcolo del rischio acuto e cronico, e per ogni sostanza attiva sono stati presi in considerazione i parametri tossicologici più critici in modo da effettuare una valutazione del rischio più conservativa per il consumatore.
Una particolare attenzione è rivolta all'esame dei campioni di ortofrutticoli contenenti più principi attivi, che dall'elaborazione dei dati del 2012 risultano essere pari a 1115, il 18,8% rispetto al totale dei campioni analizzati.

Bambini e vegetariani "gruppi vulnerabili"- La sicurezza alimentare "viene prima di quella in campo fitosanitario", sottolinea il Rapporto, evidenziando come - nell' ambito dei campioni regolari il numero di campioni privi di residui è pari a 3670 (61.8%), il numero di campioni con residuo entro il limite legale è pari a 2234 (37.7%).  Sono considerati irregolari i campioni che superano i limiti massimi di residui (LMR) stabiliti dal Regolamento comunitario 396/2005. Tali limiti sono fissati tenendo conto di tutte le categorie di consumatori compresi i gruppi vulnerabili, i bambini e i vegetariani e comprende tutte le diete esistenti in Europa compresa la dieta internazionale.

Dai cereali ai baby food-  Relativamente ai risultati nazionali su cereali, oli e vino, su 1051 campioni analizzati, 2 sono risultati non regolamentari, con una percentuale pari all' 0,2%. Considerando i campioni regolamentari risulta che i campioni privi di residuo sono stati il 78.5%, quelli monoresiduo il 12.9%, i multiresiduo il 8.6%. Sono stati inoltre esaminati 82 campioni di baby food e 1227 campioni di altri prodotti. I
campioni di baby food sono risultati tutti regolamentari e senza residui. L' 86.2% degli altri  prodotti esaminati ha riguardato campioni senza residui, il 13.7% ha riguardato campioni con
residui al di sotto del limite e lo 0.1% è risultato non superare i limiti massimi di residui.

Biologico- Anche se alcuni campioni non superano il limite stabilito dal regolamento 396/2005, e pertanto non presentano rischio per il consumatore, sono stati valutati non conformi al regolamento
1107/2009 (20 campioni) per la presenza di un principo attivo non contenuto in prodotti fitosanitari autorizzati in Italia o non conformi al regolamento 834/2007 e smi (5 campioni) per la presenza di
residui non consentiti nei prodotti biologici.

Ulteriori garanzie- Il Ministero al fine di migliorare ulteriormente il livello di sicurezza alimentare nel settore dei residui di prodotti fitosanitari, continuerà a monitorare con particolare attenzione le attività in tale settore con l'obiettivo di:
• Potenziare l'attività di coordinamento con le Regioni/Province in modo che i dati siano completi e la trasmissione telematica avvenga nei tempi e attraverso il nuovo modello XML stabilito da EFSA
•Potenziare l'attività di coordinamento con le Regioni/Province in modo che vi sia una migliore distribuzione dei campioni sia del piano nazionale che del piano coordinato comunitario
• Aggiornare il sistema informativo dei residui di prodotti fitosanitari nelle derrate alimentari a seguito dell' armonizzazione dei limiti massimi di residui nonché a seguito delle nuove disposizioni stabilite da European Food Safety Authority (EFSA).
• Effettuare Audit presso Regioni/Province per valutare le attività di controllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari in alimenti.

Riferimenti normativi- Il rapporto annuale è curato dal  Dipartimento della Sanita' Pubblica Veterinaria- Direzione Generale per l'Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione - che coordina e definisce in Italia i programmi di controllo ufficiale sui prodotti alimentari, comprendenti anche i piani annuali in materia di residui di prodotti fitosanitari negli alimenti. Questi ultimi sono parte integrante di un programma coordinato di controllo ufficiale previsto dall'Unione Europea su alimenti di produzione interna e di importazione volto a conoscere l'effettiva presenza dei livelli massimi consentiti di residui nelle derrate alimentari.
Per l'attuazione di tale programma si fa riferimento al Decreto Ministeriale del 23 dicembre 1992,  che definisce i piani annuali di controllo sui residui dei prodotti fitosanitari, e al Regolamento CE 882/2004 (2) relativo ai controlli ufficiali e al Regolamento (CE) 396/2005 riguardante la fissazione dei livelli massimi di residui negli alimenti.

Laboratori- Le analisi per la ricerca di residui di prodotti fitosanitari vengono effettuate dai Laboratori del controllo ufficiale (Agenzie Regionali per la Protezione dell'Ambiente (A.R.P.A.)/ Presidi Multizonali di Prevenzione (P.M.P.), Laboratori di Sanità Pubblica (L.S.P.) e Istituti Zooprofilattici Sperimentali (I.Z.S.).