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CARCASSE SUINE

Salmonelle, norme specifiche per i controlli ufficiali

Salmonelle, norme specifiche per i controlli ufficiali
Dopo le raccomandazioni dell'EFSA di evitare la contaminazione da Salmonelle delle carcasse suine e dopo la modifica del criterio di igiene, dal  Ministero della Salute arrivano indicazioni per i controlli ufficiali. L'OSA deve garantire che non più del 6% delle carcasse non sia conforme.

Dopo 3 positività consecutive (e non più dopo 5) l'operatore del settore alimentare (OSA) deve adottare provvedimenti per il miglioramento delle condizioni igieniche della macellazione e rivedere i controlli di processo. E' la diretta conseguenza delle modifiche regolamentari introdotte dalla Commissione Europea per evitare la contaminazione da Salmonelle delle carcasse suine, dopo che l'EFSA ha sancito il rischio-salmonellosi legato al consumo di carni suine.

"L'OSA- precisa una nota ministeriale del 5 agosto diretta ai Servizi Veterinari- deve dunque garantire che non più del 6% (3 non-conformità su 50 campioni) delle carcasse sia non conforme al criterio di igiene di processo come modificato dal Regolamento UE 217/2014.
La Salmonella (Regolamento 218/2014) è inoltre inserita fra le verifiche sulla corretta applicazione dei criteri microbiologici nella specie suina.

Il controllo dovrà essere effettuato mediante campionamento ufficiale e/o raccolta di tutte le informazioni relative al numero totale dei campionamenti effettuati e a quello dei campioni positivi per Salmonella prelevati in autocontrollo ai sensi del Regolamento CE 2073/2005.

Il campionamento ufficiale avverrà, con lo stesso metodo e sulle stesse aree campionate dall'operatore alimentare, annualmente in un macello prelevando almeno 49 campioni causali (circa 5 campioni al mese, fino a raggiungere il numero di 49). La Direzione Generale della Sicurezza Alimentare ha chiarito che il numero dei campioni è da riferirsi al numero degli animali testati e che l'autorità competente deve pianificare la modalità più adatta al macello nel quale saranno individuate, in maniera casuale, le carcasse da campionare. Inoltre, se uno o più campioni (dei 49) sono positivi si può ritenere con margine di confidenza del 95% che la prevalenza della salmonella nelle carni è uguale o superiore al 6%. In questo caso l'Autorità competente verifica attentamente le non conformità in autocontrollo per accertare che il valore limite del 6% sia rispettato.

Nei macelli di piccole dimensioni, fino a 300 capi a settimana, il veterinari ufficiale può ridurre la frequenza del campionamento ad 1 campione al mese. Ciò può essere consentito- spiega il Ministero della Salute- sulla base di una valutazione del rischio che tenga conto, tra l'altro delle condizioni igieniche dello stabilimento, della numerosità degli allevamenti fornitori e loro distanza, dell'approvvigionamento consolidato degli allevamenti.

pdfSALMONELLE_NOTA_DG_SICUREZZA_ALIMENTI.pdf477.49 KB