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ESCALATION CRIMINALITA

Intimidazione: lo sfogo di Primerano. Appelli alla legalità

Intimidazione: lo sfogo di Primerano. Appelli alla legalità
Nel giorno del suo 36esimo compleanno Alessandro Primerano ha trovato la sua auto incendiata sotto casa. Le sue riflessioni in una lettera aperta. L'Ordine di Vibo Valentia al Prefetto: dolo certo, lo Stato dimostri di esistere. Comunicato ANMVI: Governo inerte di fronte all'escalation della criminalità, urgono azioni concrete di tutela istituzionale.
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Dopo i gravissimi fatti di sabato scorso, Primerano, veterinario in servizio presso la ASP di Vibo e Segretario dell'Ordine provinciale dei Veterinari, ha scritto una lettera aperta per ringraziare della solidarietà e per testimoniare "gratitudine all'Arma dei Carabinieri impegnati alacremente nelle indagini e ai Vigili del Fuoco intervenuti prontamente, nottetempo, sul posto a domare le fiamme".
Nelle sue parole riflessioni amare e urgenti:

"Un evento del genere mi concede lo spunto per riflettere sulla condizione sociale che insiste in una cittadina quale Vibo Valentia dove atti criminosi dello stessa tipologia, oramai all'ordine del giorno, rientrano quasi nella normalità dei rapporto interpersonali e dove la sicurezza del cittadino che si comporta onestamente seguendo i tempi della legge si scontra con meccanismi paralleli regolati da leggi non scritte ma rientranti oramai nella routine dei rapporti sociali. E tanto più a rischio diventano i rappresentanti di Enti e Istituzioni che fronteggiano l'utenza con l'unica arma della diplomazia. Certo è che la gente onesta oramai è stanca del verificarsi di situazioni simili, che essendo probabilmente originate da futili motivi, e pertanto imprevedibili, diventano difficilmente evitabili e impongono una riflessione seria anche da parte delle istituzioni che hanno l'obbligo di garantire la sicurezza della popolazione. Solo ora scopro, in seguito all'atto intimidatorio di cui sono stato vittima, che una cittadina come Vibo Valentia, con un tasso di criminalità così elevato, è sprovvista di un impianto di Video Sorveglianza funzionante che abbia la finalità di deterrente e che sia di ausilio alle forze dell'Ordine nella gestione delle indagini.
Pertanto seppur in dissesto finanziario, auspico che la tutela dell'ordine pubblico divenga seriamente una priorità per i politici che ci amministrano con l'obiettivo di rendere Vibo Valentia meno aggredibile da eventi criminosi che rappresentano un grave ostacolo allo sviluppo economico ed alla convivenza civile".

Il Presidente dell'Ordine dei Medici Veterinari di Vibo Valentia, Francesco Massara, ha scritto al Prefetto: "Accertata la natura dolosa del fatto, diventa indispensabile individuare e punire al più presto i responsabili dell'intimidazione, dimostrando che lo Stato è presente e realmente vicino a chi deve dare esecuzione alle attività di prevenzione e controllo a tutela della salute pubblica, compiti istituzionali delicati e necessari per la salute dei cittadini".

In un comunicato stampa il Presidente ANMVI, Marco Melosi,  parla di "escalation della criminalità contro i veterinari". "Preoccupa - dichiara- che non ci siano mai state risposte adeguate da parte delle istituzioni e dei Ministeri competenti, primi fra tutti i Ministeri dell'Interno e della Salute- dichiara il Presidente ANMVI, Marco Melosi. L'ANMVI torna a chiedere che - dopo anni di inerti iniziative di passivo monitoraggio istituzionale del fenomeno- specie nei territori ad alta intensità criminale- il Governo si faccia carico del problema e faccia seguire azioni di concreto supporto e intervento per garantire salute e legalità.

"La vulnerabilità dei Medici Veterinari ha superato i livelli di guardia- conclude Melosi- urgono azioni coordinate fra autorità di governo, Forze dell'ordine, prefetture e procure. I Veterinari non possono più essere lasciati soli a subire senza che la giustizia ne risarcisca la dignità, il coraggio e i danni economici e morali subiti".

Intanto, cresce vertiginosamente il bilancio delle aggressioni, anche fisiche, ai danni di professionisti che svolgono attività ufficiali di controllo e di prevenzione veterinaria. Da tempo, nel mirino della criminalità- comune o organizzata- ci sono anche le strutture veterinarie- presidi di sanità esposti ad atti vandalici, non di rado a scopo di racket, intimidazione e ricatto, finalizzati a interrompere attività sanitarie a tutela della salute pubblica, degli animali allevati e della sicurezza alimentare. "Il Governo- conclude il comunicato-  si faccia carico dell'emergenza e faccia seguire azioni concrete per difendere la salute e la legalità".

Biasimo della FNOVI per l'incendio doloso perpetrato in danno di un veterinario

Nella foto l'auto incendiata del collega Primerano

pdfLETTERA_DI_ALESSANDRO_PRIMERANO.pdf25.96 KB

pdfLETTERA_DELLORDINE_DEI_VETERINARI_DI_VIBO_VALENTIA.pdf430.41 KB