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TOSCANA

E' autorizzabile una struttura per fisioterapia?

E' autorizzabile una struttura per fisioterapia?
Quali sono le modalità autorizzative di una struttura finalizzata alla fisioterapia e riabilitazione veterinaria? Il quesito è stato avanzato da un libero professionista toscano che si è rivolto al Servizio regionale di Igiene Urbana e Veterinaria. La professione evolve, la normativa va aggiornata.
Un veterinario libero professionista si è rivolto alla Regione Toscana per svolgere attività di fisioterapia e riabilitazione, senza attività chirurgica, ma con la necessitò di poter ospitare gli animali soggetti a trattamento anche per le ore notturne e senza la costante presenza di un medico veterinario. L'attività verrebbe infatti svolta da un solo professionista. La normativa non sembra poter classificare una simile struttura come studio veterinario con accesso di animali (l'animale non potrebbe pernottare) e non si direbbe classificabile nemmeno come "casa di cura", in quanto operante un solo veterinario, senza il previsto locale chirurgico.

Nella sua risposta, il Servizio di Igiene Urbana e Veterinaria della Regione Toscana ha osservato preliminarmente che "l'evoluzione della professione veterinaria di fatto rende necessario ipotizzare la previsione di un aggiornamento della norma". Relativamente al caso rappresentato, sulla base della norma vigente, L.R.7/09,  il Servizio ha rilevato che la Legge Regionale detta requisiti strutturali ed organizzativi minimi: nulla osta pertanto che la struttura sia dotata di locali non previsti dallo standard regionale, qualora le specifiche attività professionali lo richiedano. Ma la stessa Legge non prevede deroghe per il requisito organizzativo della presenza veterinaria in caso di animale in degenza.

La soluzione prospettata dal Dirigente Responsabile (Settore Prevenzione e sicurezza in ambienti di vita e di lavoro alimenti e veterinaria) è che "una struttura veterinaria finalizzata alla fisioterapia può inquadrarsi nelle diverse tipologie: di studio, evidentemente con accesso di animali, ambulatorio o clinica, in ragione della presenza di locali di degenza, oltre agli spazi finalizzati alla specifica attività professionale. Appare in ogni caso requisito organizzativo imprescindibile, nel caso di permanenza di animali in degenza superiore alle ore di apertura al pubblico, la presenza del medico veterinario nella struttura".

Il parere è stato inoltrato anche ai Direttori di Dipartimento Aziende AUSL e alla Federazione Ordine dei Medici Veterinari della Toscana.

Strutture Veterinarie - Accordo Stato Regioni - Novembre 2003