• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31331
DATI EURISPES FNOVI

Quanto si investe in aggiornamento professionale?

Quanto si investe in aggiornamento professionale?
Nell'ultimo anno, la maggioranza dei medici veterinari ha investito in formazione continua. Nel Nord Est la quota più elevata dei guadagni destinati all'aggiornamento. Nelle Isole il record negativo degli investimenti in formazione. Maggiore impegno economico fra i liberi professionisti che fra i dipendenti SSN.

Al campione di medici veterinari che ha partecipato al Rapporto Eurispes 2014 è stato chiesto di indicare quale percentuale dei guadagni nell'ultimo anno è stata reinvestita dalla loro struttura nella formazione e nell'aggiornamento professionale.
Il campione, largamente rappresentato da liberi professionisti del settore privato, ha dichiarato di destinare una quota dei guadagni all'aggiornamento. Fa eccezione solo un 14% di medici veterinari che non ha speso nulla e quel 9,3% che non ha risposto alla domanda. Il 52,6% di chi investe in aggiornamento lo fa con "una piccola parte di guadagni", il 24% con una "quota consistente".

Chi investe di più- Il Nord Est si distingue per la quota più alta di investimenti 'consistenti' in formazione: 27,8%, seguito dai medici veterinari del Centro e del Nord Ovest. In tutte le macro-aree geografiche del Paese prevalgono le risposte relative all'utilizzo di 'una piccola parte' di guadagni. Nelle Isole si registra la quota più alta di intervistati nella cui struttura non è stato fatto 'nessun' investimento (22% contro il 12,4% del Nord-Ovest ed il 12,7% del Nord Est).

Liberi professionisti e dipendenti- I liberi professionisti sono la parte largamente prevalente del campione intervistato. Affermano più spesso, rispetto ai dipendenti SSN che nell'ultimo anno una parte consistente dei guadagni è stata dedicata all'aggiornamento professionale (25% contro il 16,3%). Tra i dipendenti del SSN si registra una percentuale più elevata di mancate risposte (19,2% contro 8,1%) "segno forse di una  maggiore reticenza sull'argomento"- è il commento dell'Eurispes.

Condizione occupazionale- Lo scorporo dei dati per tipo di struttura evidenzia risultati affini a quelli emersi per condizione occupazionale. Tra i veterinari operanti in strutture pubbliche risulta più elevata della media la quota di chi non risponde, mentre tra quelli operanti in strutture private sono più numerosi coloro che dichiarano che una parte piccola (53%) o consistente (25%) dei guadagni è stata investita in formazione e aggiornamento professionale.

Fonte: Rapporto Italia Eurispes 2014- Sondaggio Fnovi-Eurispes