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PREVENZIONE

H7N7 nell’uomo, sorveglianza nei lavoratori

H7N7 nell’uomo, sorveglianza nei lavoratori
Dopo il primo caso nell'uomo, in Emilia Romagna gli interventi nei confronti delle persone si sono focalizzati sui lavoratori. Relazione tecnica dei Servizi Veterinari. L'operaio positivo era impiegato con mansione di raccoglitore di uova e pollina, poi come abbattitore. Visita medica giornaliera. Scenario atteso dato il numero di lavoratori. "Diversi sono i virus influenzali aviari che possono causare epidemie. Quella H7N7, che sta interessando la nostra regione è, tra quelli potenzialmente pandemici, uno dei meno patogeni per l'uomo".

La relazione tecnica presentata ieri dalle autorità sanitarie dell'Emilia Romagna fa il punto della situazione e – dopo il caso confermato e quello sospetto -, è stata disposta la sorveglianza sanitaria per i lavoratori esposti con indicazione di visita giornaliera da parte del medico competente di tutti i lavoratori per un periodo di 10 giorni dall'ultima esposizione (massimo del periodo di incubazione).

Per i lavoratori impiegati nelle operazioni di abbattimento di animali è stato previsto che fosse verificata l'idoneità alla mansione da parte del medico competente e fosse effettuata in collaborazione con gli operatori del DSP la informazione e formazione rispetto al rischio presente e l'addestramento all'uso dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI).

Il caso confermato nell'uomo - Complessivamente nei due focolai di Ferrara sono stati sottoposti a sorveglianza sanitaria 16 lavoratori con esito negativo. Per quanto riguarda i focolai di Mordano, i lavoratori sotto sorveglianza sono complessivamente 45: nel primo focolaio Via Valentonia sono seguiti 39 lavoratori e la sorveglianza è terminata il 31/8 evidenziando due lavoratori con congiuntivite; nel secondo focolaio, Via Diazza, invece sono sotto controllo 6 lavoratori per i quali la sorveglianza terminerà il 5 settembre. Nel corso delle attività di sorveglianza dei lavoratori esposti nel focolaio di Via Valentonia a Mordano il medico competente ha evidenziato in data 28/8/2013 la comparsa di un primo caso di congiuntivite (dapprima monoculare e poi estesa all'altro occhio) in un operaio di 52 anni che era impiegato presso la ditta con mansione di raccoglitore di uova e pollina. Dalla identificazione del focolaio di aviaria (21/08/2013), con la sospensione della attività dello stabilimento il lavoratore aveva continuato a svolgere la sua attività nello stesso stabilimento con la mansione di abbattitore. Il medico ha segnalato il sospetto al DSP di Imola che ha proceduto ad effettuare un tampone oculare e ad inviarlo al laboratorio regionale di riferimento (CREEM Unità operativa di microbiologia - Azienda Ospedaliero-universitaria di Bologna) per gli accertamenti analitici del caso. In data 30/08/2013 il referto del laboratorio regionale ha messo in evidenza che si trattava di un virus influenzale A con sospetto genotipo H7.Come previsto, sono stati inviati i campioni per le necessarie analisi di conferma all'Istituto Superiore di Sanità, il quale nel pomeriggio del 2 settembre, ha confermato che si tratta di H7N7. Ulteriori accertamenti per la genotipizzazione del virus, per un confronto con quello isolato negli animali, saranno eseguiti dall'ISS nei prossimi giorni.
Il Servizio Sanità pubblica regionale ha proceduto alla prevista notifica del caso sospetto al Ministero della Salute e all'Istituto Superiore di Sanità. Nel frattempo in via precauzionale, il lavoratore è stato allontanato dal lavoro fin dal momento del primo sospetto diagnostico del 28/8, è stata avviata la sorveglianza sanitaria attiva per lui e per l'intero nucleo familiare e sono state fornite indicazioni sui comportamenti igienici da tenere e forniti 4 riferimenti sanitari per qualsiasi evenienza. Tali provvedimenti verranno mantenuti per un periodo di 10 giorni dalla scomparsa dei sintomi nel lavoratore.

Il caso sospetto- Per quanto riguarda il secondo caso, la segnalazione di sospetta congiuntivite è pervenuta il 31 agosto e riguarda un lavoratore di 46 anni, precedentemente addetto al trasporto di pollina e uova e successivamente all'abbattimento dei polli, che vive da solo. Sono in corso le analisi di laboratorio che andranno comunque confermate dall'ISS.

Statistiche 'attese', il confronto con il caso olandese del 2003 - La relazione conclude che - in considerazione del numero di lavoratori esposti finora- le segnalazioni pervenute rientrano ampliamente in quanto era atteso dalle precedenti esperienze". Nel caso di epidemia da virus ad alta patogenicità H7N7 verificatosi nel 2003 in Olanda, il più rilevante episodio accaduto in Europa, sono stati colpiti 255 allevamenti e abbattuti 30 milioni di polli. In quell'episodio un veterinario è deceduto e 453 persone hanno 3manifestato sintomi, principalmente congiuntiviti (349) e sintomatologia similinfluenzale (90). Nella stragrande maggioranza dei casi si trattava di persone esposte professionalmente, ma si sono registrati anche alcuni rari casi nei familiari degli esposti. La stima degli esposti era di 4.500 persone e quindi circa il 7-8% ha manifestato congiuntivite, mentre il 2% sintomi similinfluenzali.

pdfRELAZIONE_TECNICA_AL_3_SETTEMBRE_SERVIZI_VETERINARI_EMILIA_ROMAGNA.pdf143.7 KB

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