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75.000 FIRME

ANMVI: memorandum per il Ministro Beatrice Lorenzin

ANMVI: memorandum per il Ministro Beatrice Lorenzin
Nel congratularsi per la nomina, l'ANMVI ha indirizzato un memorandum al neo Ministro Beatrice Lorenzin: bene quel "no" all'IVA sulle cure veterinarie e al redditometro. Oggi a dirlo sono più di 75.000 firme. L'agenda del Ministro della Salute comincia dai livelli essenziali di assistenza e dalla spesa pubblica. "La sanità veterinaria sia al centro della Salute".


Il passaggio di consegne tra il Ministro uscente Renato Balduzzi e Beatrice Lorenzin si è formalizzato ieri. Nel primo incontro con la stampa Lorenzi ha dichiarato: "Gia' nei prossimi giorni apriremo alcuni tavoli sulle questioni da affrontare". Anche se sarà ufficializzata dopo il colloquio con il premier Enrico Letta, l'agenda politica della neo titolare della Salute eredita le priorità più complesse per la sostenibilità del SSN e la salvaguardia del welfare universalistico. Il Ministro ha anche incontrato i capi Dipartimento e i Direttori del Dicastero "Voglio lavorare tanto e anche voi - ha detto  ai suoi collaboratori - lavorerete tanto con me. I cittadini aspettano risposte".

Nella nota, trasmessa oggi alla titolare della Salute, l'ANMVI chiede innanzitutto un rinnovamento nell'approccio alla sanità veterinaria, affinché sia messa al centro delle politiche complessive della salute. La sanità veterinaria è strettamente collegata alla salute dell'uomo in un quadro "one health" perorato dalle autorità sanitarie europee e mondiali, che mira alla salvaguardia delle persone attraverso la salvaguardia del patrimonio zootecnico, le garanzie di sicurezza alimentare e il controllo delle malattie trasmissibili.

Finora nessuno dei Governi precedenti ha tenuto in debito conto i riflessi della sanità veterinaria sulla spesa pubblica, arrivando solo ad ipotizzare assetti sinergici fra Pubblico e Privato, precludendo al SSN – benché sotto finanziato e carente di dotazioni organiche specifiche -di attingere alla risorsa della medicina veterinaria privata, che nel nostro Paese rappresenta il 70% dell'attività clinica e preventiva sulle popolazioni animali nazionali, tanto nelle famiglie che negli allevamenti. Tale valutazione andrebbe invece a valorizzare ulteriormente la Sanità Pubblica Veterinaria italiana, portata ad esempio in tutta l'Europa ed oltre.

Utile in tal senso una revisione dei livelli essenziali della veterinaria, un'efficace sinergia tra le competenze di Sanità Pubblica e Privata in un unico concetto di Servizio al cittadino o al produttore, l'introduzione di innovative forme di integrazione della veterinaria privata nel sistema veterinario unico nazionale, dove "pubblico" non coincide con "statale" e "privato" non coincide necessariamente con "mercato".

La nota dell'ANMVI non poteva non citare, con apprezzamento, la presentazione nel 2009 da parte del Ministro Beatrice Lorenzin, di un ordine del giorno  a "valutare l'opportunità, previa autorizzazione in sede comuntiaria, di adottare iniziative normative volte ad abolire o ridurre l'IVA sulle prestazioni veterinarie, i medicinali per uso veterinario e il pet-food, secondo quanto già avviene in altri Paesi dell'Unione Europea".
L'atto parlamentare presentato dall'allora deputata Lorenzin fu accolto dal Governo.

Nel corso della sua attività parlamentare, Beatrice Lorenzin è anche stata co-firmataria di interrogazioni volte a chiedere l'innalzamento delle detrazioni veterinarie e l'esclusione delle spese veterinarie dal redditometro.
L'impegno alla Camera per il riconoscimento sociale della veterinaria a favore degli animali presenti nelle famiglie italiane è un indicatore importante, a giudizio dell'ANMVI, per l'avvio di una revisione dell'attuale fiscalità veterinaria, che inquadra le prestazioni veterinarie, benchè sanitarie, fra i beni di consumo.

Attività parlamentare del Ministro Beatrice Lorenzin