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ORGANIZZAZIONE REGIONALE

Dipartimenti di prevenzione: rispettata la Legge Balduzzi

Dipartimenti di prevenzione: rispettata la Legge Balduzzi
Il Ministero della Salute era a conoscenza del piano di riorganizzazione della prevenzione in Piemonte. Nessuna violazione delle novità introdotte dalla Legge Balduzzi. Il Ministero auspica recepimenti uniformi per "assicurare un'architettura solida ed omogenea ai Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Locali in tutto il territorio nazionale".

E' arrivata ieri in Commissione Affari Sociali la risposta all'interrogazione dell'On Gianni Mancuso sull'organizzazione delle strutture dei dipartimenti di prevenzione della regione Piemonte. La sostanza è che il Piano regionale, secondo il Dicastero della Salute non è in contrasto con le modifiche apportate dalla Legge Balduzzi al 502.

Inoltre il Ministero della Salute era a conoscenza dallo scorso aprile dei contenuti del nuovo Piano Socio-Sanitario2012-2015 e delle relative indicazioni di riorganizzazione della prevenzione regionale. Entro l'anno, è sempre il Ministero a riferirlo, l'Assessorato Tutela della Salute e Sanità ha programmato l'assunzione di un provvedimento di indirizzo per la definizione ed approvazione degli atti aziendali di organizzazione, da parte dei direttori generali delle Asl e delle AO del Piemonte. I provvedimenti assunti per ragioni di urgenza amministrativa da singole Aziende Sanitarie Locali "dovranno allinearsi agli orientamenti delineati dalla regione Piemonte, che saranno coerenti con il dettato normativo nazionale e con il modello organizzativo dei Dipartimenti di Prevenzione; in ogni caso, l'esecutività degli atti aziendali sarà subordinata ad esame e approvazione da parte delle strutture regionali competenti per materia".

Nella sua risposta all'atto ispettivo dell'On Mancuso, il Ministro della Salute svolge alcune considerazioni sulla riforma de dell'articolo 7-quater del D.Lvo 502, introdotta dalla Legge n. 189/2012 ( Legge Balduzzi). E' "fondamentale che la riforma introdotta, venga recepita in modo uniforme da tutte le regioni, in modo da assicurare un'architettura solida ed omogenea ai Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Locali in tutto il territorio nazionale".

La nuova strutturazione del Dipartimento di Prevenzione comporta un necessario rafforzamento delle strutture deputate alla prevenzione della sanità animale e della sicurezza alimentare, anche al fine di individuare in modo efficace l'autorità competente in questa materia a livello locale, così come richiesto dalla normativa comunitaria, che ha introdotto negli ultimi anni l'adempimento di sempre più numerosi obblighi di prevenzione per la tutela della salute dei cittadini membri dell'Unione Europea.

Pertanto tutte le regioni dovranno istituire nel Dipartimento di Prevenzione, autonome strutture organizzative dotate sia di autonomia tecnico-funzionale ed organizzativa, che di un «budget» per realizzare gli obiettivi di prevenzione imposti dalla normativa nazionale, regionale, comunitaria ed internazionale.

Per il Ministro Renato Balduzzi ha risposto il Sottosegretario Adelfio Elio Cardinale. In Commissione l'On Mancuso si è dichiarato soddisfatto, rinviando ad un successivo comunicato stampa un commento più articolato, nel quale evidenzia che l'esecutività degli atti aziendali sarà subordinata ad esame e approvazione da parte delle strutture regionali competenti per materia.

pdfCOMUNICATO_ON_GIANNI_MANCUSO.pdf131.07 KB