• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31295
CONTROLLO SANITARIO

Aviaria, sì della UE all'Italia. MinSal incontra i produttori

Aviaria, sì della UE all'Italia. MinSal incontra i produttori
Bruxelles ha approvato le misure di controllo sanitarie dell'Italia. Saranno riesaminate ai primi di settembre.
Gli esperti dell'Unione Europea hanno valutato e ritenuto adeguate le misure di controllo adottate dall'Italia per eradicare i focolai di influenza aviaria che si sono verificati in Emilia Romagna.
Lo rende noto il Ministero della Salute aggiungendo che il Ministro  valuterà' la situazione sia con le Regioni sia con le Associazioni dei produttori domani stesso.

In particolare, la Commissione europea ha ratificato le misure italiane e disciplinato le movimentazioni verso gli altri Stati Membri e i Paesi Terzi di pollame vivo e uova da cova provenienti dalle aree di sorveglianza della malattia (alcuni comuni delle province di Bologna, Forli-Cesena, Ravenna, Ferrara e Rovigo). La situazione sarà' rivalutata a Bruxelles nella prossima riunione del comitato prevista per il 10 settembre prossimo.

I Servizi veterinari stanno portando a termine i controlli per verificare tutte le situazioni a rischio. Nelle aree di restrizione sono state adottate misure aggiuntive per la messa in sicurezza del settore delle uova al fine di assicurarne la tracciabilita' durante la produzione, la raccolta e la distribuzione. Il Ministero della Salute ha anche stabilito, per facilitare l'esecuzione dei controlli in corso, di limitare la movimentazione di alcune categorie di volatili vivi e di uova da consumo - ad esclusione delle uova destinate alla distribuzione finale- in uscita da tutto il territorio della Regione Emilia-Romagna verso la restante parte del territorio nazionale e comunitario.

Fino al 23 settembre 2013, per Decisione europea, l'Italia "garantisce" che le zone di protezione e sorveglianza create in conformità della direttiva 2005/94/CE comprendano i Comuni individuati da Bruxelles.

In Emilia-Romagna gli allevamenti avicoli ammontano a 1.101 unità: il numero più consistente riguarda quelli di polli da carne (253), seguiti da quelli legati allo svezzamento (122), dali allevamenti rurali (113) e da quelli di galline ovaiole (105). La capacità produttiva, ossia il numero di capi allevabili nei capannoni, risultava pari a 80.143.010 unità. Tra i numeri più consistenti spiccano quelli degli incubatoi (43.440.552), dei polli da carne (15.466.404), delle galline ovaiole (6.924.139), delle pollastre ovaiole (4.997.376) e dei tacchini da carne (2.660.464).