L'ha proposto il CUP, il Comitato Unitario degli Ordini durante l'audizione sul DDL Sacconi per l'equo compenso. Dopo aver manifestato "pieno apprezzamento per la proposta di legge presentata dal Senatore Maurizio Sacconi", la Presidente del Cup Marina Calderone (foto) ha auspicato che possa essere completata entro fine legislatura la discussione parlamentare del disegno di legge. Ascoltata in Commissione Lavoro sull'equo compenso, Calderone considera il testo dell'ex ministro del welfare come il "completamento fisiologico del percorso intrapreso per tutelare il lavoro autonomo" e anche un intervento "costituzionalmente necessario".
Per il Cup- si legge nel testo depositato in Senato- i tempi sono maturi, dato che la legge 81/2017 si pone l’intento di tutelare i lavoratori autonomi per colmare un ritardo non più tollerabile, dopo le norme già in vigore sull’equo compenso dei giornalisti ed i recenti interventi giurisprudenziali sul rispetto del limite del decoro quale soglia minima insuperabile per i compensi. L’obiettivo del Comitato è quello di giungere all’approvazione dell’equo compenso e di una serie di interventi mirati a favorire l’occupazione dei giovani professionisti e a sostenere i loro redditi professionali.
Una misura praticabile per il Cup potrebbe essere anche quella del differimento degli oneri previdenziali per i primi tre anni di vita professionale degli iscritti agli albi. Si tratterebbe di applicare una sorta di "contribuzione figurativa ad hoc" a carico della fiscalità che la Cassa di previdenza della categoria interessata terrebbe in conto solo in fase di calcolo della pensione, includendo - solo a fine carriera - la quota figurativa accantonata nel frattempo dallo Stato. Per il Comitato, questa proposta potrebbe essere inserita nel Decreto legge Mezzogiorno, che introduce forti agevolazioni per sviluppare le