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IL PROVVEDIMENTO DEL TAR

Tar Trento: carenza Casteller non giustifica abbattimento

Tar Trento: carenza Casteller non giustifica abbattimento
Il Tribunale amministrativo di Trento sospende anche il più recente decreto-Fugatti. La soppressione dell'orsa JJ4 "non può legittimamente conseguire da una carenza strutturale del Casteller".

Sospeso anche il decreto Fugatti del 27 aprile "Autorizzazione alla rimozione, tramite abbattimento, dell'esemplare di Orso bruno (Ursus arctos) identificato in JJ4”. L'ha deciso il Tar Trento dopo il ricorso presentato dalle associazioni Enpa, Leidaa e Oipa. La Provincia Autonoma di Trento non si è costituita in giudizio.

Il decreto sospeso non era in ogni caso eseguibile, necessitando del pronunciamento dello stesso Tar previsto per l'11 maggio. L'orsa JJ4, catturata nell'area di Casteller, non potrà essere abbattuta fino a quando il Giudice Trentino non avrà concluso l'istruttoria sulla legittimità della misura. Lo stesso decreto del 27 aprile esplicitava la circostanza. Tuttavia, reiterando le giustificazioni pro-abbattimento, il decreto era stato interpretato dalle associazioni ricorrenti come " assurdo nel contenuto" e come "una vera e propria sfida al ministero dell’Ambiente". Da qui il ricorso.

JJ4 è pericolosa- Nuovamente, il giudice trentino conferma la corretta attribuzione del livello di massima pericolosità dell'orsa JJ4, responsabile dell'aggressione mortale di un ventiseienne in aprile. Inoltre, "è indiscutibile che l’uccisione dell’orsa JJ4, ove attuata, non determinerebbe - di per sé, trattandosi di un solo esemplare di orso - il venir meno dell’attuale stato di conservazione soddisfacente della popolazione della specie. E' l'abbattimento come misura connessa all'impossibilità di captivazione permanente che il Giudice trentino obietta alla Provincia di Trento.

Provincia e Stato inadempienti-  Il Tribunale riconosce che sussistono "non evanescenti ragioni"  che possono impedire la captivazione permanente dell’animale nella struttura del Casteller. Ma parla anche di "omesso apprestamento da parte dell’Amministrazione provinciale - ma, parrebbe, anche da parte dello Stato comunque coinvolto finanziariamente nell’iniziativa - di opere di ampliamento della struttura medesima".  E' un inadempimento- prosegue il Tar "deprecabilmente protrattosi a tutt’oggi pur nel notorio contesto del consistente (e del tutto incontrollato) incremento della presenza degli esemplari di orso nel territorio provinciale".

No ai corridoi faunistici- Oggi gli orsi sono prevalentemente presenti nel Trentino occidentale, la cui diffusione massiva anche nel Trentino orientale mediante i cosiddetti "corridoi faunistici” proposti da talune associazioni animaliste non risolverebbe, "bensì aggraverebbe l’attuale problema determinato dall’incontestabile eccedenza del numero di orsi rispetto alla sostenibilità propria di un contesto ampiamente antropizzato".  Si finirebbe con l'estendere il problema a tutto il territorio provinciale, con conseguente incremento dei rischi per la sicurezza e la pubblica incolumità, nonché per la stessa integrità del tessuto economico.

Chi decide sul trasferimento all'estero?- La Provincia non è convinta nemmeno del trasferimento di JJ4 in altra struttura all'estero e richiama la competenza del Nucleo Carabinieri CITES a rilasciare le relative autorizzazioni. "Questo assunto necessità di un puntuale riscontro istruttorio" afferma il Tar che precisa: dalla consultazione del sito web del Raggruppamento CITES dell’Arma dei Carabinieri non consta la presenza nel territorio della Provincia Autonoma di Trento di un Nucleo Carabinieri CITES. Le relative funzioni sono esercitate dal Corpo forestale provinciale. In altre parole, è la Provincia ad avere la competenza sulla decisione.

Una vicenda complessa che il Tar non esaurirà con il pronunciamento dell'11 maggio, ma che in parte dovrà essere approfondito nell'altra udienza già fissata per il 25 maggio.


Decreto Tar Trento

(pubblicato il 2 maggio 2023)
JJ4, nuovo decreto di abbattimento, ma non è eseguibile