Contro la compravendita illegale, il Ministero studia un logo web sulla falsa riga di quanto fatto in umana. Intese con le grandi piattaforme dell'e-commerce.
Dopo l'avvio a regime della Ricetta elettronica veterinaria (Rev), istituzioni e addetti ai lavori sono unanimi nel rafforzare il contrasto ai canali di approvvigionamento diversi da quelli tracciati per via informatica. Per la Senatrice
Maria Rizzotti - intervenuta ieri al
convegno di Ascofarve- quella contro la vendita illegale on line "è una battaglia da fare". Gli acquisti on line di farmaci veterinari- ha detto- "fanno danni economici e di salute".
In Italia,
la vendita on line di medicinali veterinari è vietata, salvo poche e circoscritte eccezioni indicate da una circolare del Ministero della Salute che in ogni caso escludono quelli soggetti ad obbligo di ricetta veterinaria e acquistabili, dal 16 aprile 2019, solo tramite Rev. E tuttavia, proprio l'e-commerce illecito è considerato uno dei principali indiziati delle contrazioni di mercato e delle Rev "sospese", quelle compilate nel Sistema informativo (circa il 20% del totale) ma alle quali non è mai seguito l'acquisto del farmaco prescritto.
Per rafforzare il contrasto alle vendite on line di medicinali veterinari, la Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari sta lavorando in due direzioni: la prima porterà ad intese con le grandi piattaforme dell'e-commerce, come Amazon, eBay e Aladdin, mentre la seconda porterà ad identificare i siti di e-commerce legale
come già fatto in ambito umano, con l'apposizione di un logo
ad hoc per i medicinali veterinari. L'obiettivo è di segnalare al cittadino gli acquisti legali e di essere avvertiti sulle categorie di acquisto "sensibili".
Con eBay, il Ministero della Salute ha già
raggiunto accordi a dicembre del 2018, che hanno portato la rimozione dei farmaci con obbligo di prescrizione medica. Ora si tratta collaborare anche sul fronte dei medicinali veterinari. Con Amazon i contatti sono già avviati, hanno fatto sapere i dirigenti ministeriali intervenuti al convegno, e più di recente sono stati aperti anche con la piattaforma Aladdin.
Gli stakeholder riuniti ieri da Ascofarve sono testimoni di una propensione diffusa, anche inconsapevole, a ricercare on line specialità medicinali veterinarie che non possono entrare nel carrello elettronico, bypassando il canale legale del medico veterinario e della farmacia. I Carabineri del NAS hanno attivato un piano nazionale di controllo sull’e-commerce per verificare la regolarità della vendita on-line.
Lo sforzo italiano per la tracciabilità informatizzata dei medicinali veterinari si confronta con un contesto europeo e globale. Nel primo, vale il nuovo
Regolamento sui Medicinali Veterinari che, vietandola, considera la vendita illegale di medicinali veterinari a distanza "una minaccia per la salute pubblica e la sanità animale", con il rischio che possano arrivare al pubblico farmaci veterinari contraffatti o substandard. Nel secondo, la sfida è la giurisdizione senza confini del Web.